Ormai la maggior parte dei dispositivi, almeno quelli top di gamma così come gli ultimi iPhone, sono resistenti all’acqua. Certo non è suggerito fare un bagno completo al dispositivo, ma generalmente la caduta in una pozzanghera non è così drammatica come qualche anno fa. I problemi maggiori capitano quando gli smartphone sono collegati ad un altro dispositivo o sono sotto carica. Se il cavo Lightning si bagnasse, il cortocircuito dovrebbe essere la vostra prima preoccupazione.
Per cercare di risolvere anche questo particolare, Apple ci ha lavorato su e ha presentato una serie di brevetti con alcune idee. Ne sono stati individuati due che sulla carta risultano particolarmente efficaci. Uno, il più semplice dei due, prevede che l’estremità del cavo sia a forma di cuneo e che si inserisca nell’iPhone passando per un cancello protettivo che si sigillerebbe.
Il secondo risulta un attimo più complicato in quanto prevede di creare una sorta di guarnizione sotto vuoto al momento della ricarica, o quando è collegato con un altro dispositivo. Questo prevederebbe però una sorta di generatore e pistoni all’interno dell’iPhone. A quanto pare la seconda idea è quella più gettonata da parte di Apple, ma il generatore è previsto che sia dentro un altro piccolo dispositivo che fa da ponte tra il cavo e lo smartphone. Ci sarà anche un applicazione da usare per controllare il rilascio del “sottovuoto” così da permettere il distacco dei due.
La cosa interessante è che questi brevetti sono stati presentati da Apple nel 2016, all’epoca dei primi iPhone impermeabilizzati. Una distanza di quasi due non fa ben sperare per la realizzazione di questi progetti, ma non è ancora detto l’ultima parola.