A rivelare queste sconcertanti anticipazioni è una fonte illustre del panorama Hi-Tech, ovvero sia l’analista Ming-Chi Kuo di KGI Securities. Ma vediamo di scoprire insieme le cause che stanno dietro a questa analisi.
Galaxy Note 8 avrebbe dovuto introdurre un sistema di scansione biometrica per le impronte digitali a schermo eliminando del tutto la necessità di un componente fisico esterno poco accessibile. Sappiamo bene che così non è stato, ma certo non ci saremmo aspettati che anche al futuro Note 9 toccasse la stessa sorte.
La notizia circa l’impossibilità di implementare il sensore con le nuove disposizioni tecniche di concetto era emersa già in Febbraio 2018 quando la testata sudcoreana The Bell aveva sostenuto con forza la stessa ipotesi. Nel corso di questi giorni anche Kuo
si è rassegnato all’idea che Samsung non possa procedere ad un’implementazione che certo faciliterebbe la nostra vita portandoci ad un nuovo livello di usabilità dei terminali.Kuo ha letteralmente rivalutato la sua posizione iniziale giustificando l’impossibilità di procedere con le difficoltà tecniche ed i problemi di reattività ed efficienza in risposta che ne conseguirebbero. In caso di pellicola esterna, secondo l’analista, sarebbe praticamente impossibile utilizzare il sensore senza scendere a compromessi.
Da qui all’uscita Note 9 passeranno diversi mesi. Mesi che di fatto potrebbero finalmente conoscere una soluzione definitiva al problema. L’alternativa sarebbe quella di procedere ad un poirting del sensore sulla base degli attuali Galaxy S9 e Galaxy S9 Plus, a meno che non si deliberi per la totale estromissione del componente a favore dei nuovi sistemi di autenticazione Face ID e IRIS Scan.
Voi che opinione avete al riguardo? Lasciateci pure un vostro commento e non perdetevi l’interessante crono-storia dei cameraphone Samsung dal 2000 al 2018.