Google per anni ha fatto quello che molti utenti si sarebbero aspettati su Android, ovvero perfezionare la piattaforma arrivando ad un livello altissimo. Ci sono infatti veramente pochi problemi che affliggono il sistema, che è ormai il più performante in commercio nell’ambiente mobile.
Per avere contenuti della piattaforma Android, potete tranquillamente rifarvi al Play Store, market che è stato sviluppato proprio da Google con app e giochi. Alla fine sembra essere tutto perfetto anche se poi in realtà ci sono delle imperfezioni che riguardano in particolare delle applicazioni.
Android, ecco le 5 app da cancellare dal vostro smartphone
La prima in assoluto e certamente Power Clean, un’app che dovrebbe servire alla pulizia del vostro smartphone. Questa in realtà non fa altro che creare dei problemi evidenti, dato che propone pubblicità continue e soprattutto non pulisce come dovrebbe lo smartphone. Infatti spesso chiude alcuni procedimenti vitali per l’autonomia del sistema.
Dopo quest’app c’è tutto l’insieme di quelle applicazioni di cui vi servite per scaricare gli MP3. Ovviamente in tanti dovrebbero sapere chi farlo è illegale, Ma ci sono anche molte pubblicità che vi portano spesso ad attivare degli abbonamenti che pagherete a caro prezzo a vostra insaputa.
A seguire c’è un’app che nessuno si aspetterebbe mai, ovvero Facebook. L’applicazione che risulta una delle più utilizzati al mondo, va praticamente a buttare giù la batteria in men che non si dica. Forse faresti meglio a provare l’applicazione Lite.
Proprio come Facebook, troviamo poi Snapchat un’applicazione che viene adesso poco utilizzata dagli utenti vista la crescita sotto certi termini anche di Instagram. I problemi in merito all’autonomia dello smartphone sarebbero davvero molto chiari anche in questo caso.
Alla fine non si può far finta di nulla nemmeno con le app utilizzabili per la fotocamera. Qui il pericolo è davvero reale dato che queste richiedono autorizzazioni come contatti, microfono ed anche per altre cose che poco servono alla fotocamera. Il dubbio è che qualcuno possa spirarvi proprio mediante l’app e soprattutto con la vostra autorizzazione.