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Facebook non crea dipendenza, lo dice un nuovo studio condotto negli Stati Uniti

Un nuovo studio condotto negli Stati Uniti dal Pew Research Center ha riportato dati molto precisi circa le abitudini di utilizzo della piattaforma Facebook da molti considerata come la “dipendenza del secolo“. Stando a quanto emerso pare che il numero di ore che gli utenti trascorrono sul social network sia in costante diminuzione, sebbene rimanga il sistema preferito per messaggiare e tenersi in contatto con il mondo che ci circonda. Ma c’è di più.

Facebook e la dipendenza sociale

Secondo i report diffusi dall’organizzazione circa due terzi degli adulti statunitensi (68%) e circa tre quarti degli utenti accedono a Facebook tutti i giorni eccezion fatta per quelli compresi nella fascia di et over-65. Escludendo Youtube si osserva dunque come la piattaforma di Mark Zuckerberg sia in assoluto la più utilizzata sia per la consultazione web che tramite app.Per quanto riguarda la diffusione del fenomeno Facebook nella fascia di età giovanile compresa tra i 18 ed i 24 anni si evidenzia una certa diversificazione del dato in contrapposizione della fascia d’utenza sui 30-40 anni che resta sostanzialmente fedele. I giovani si affidano in definitiva a più piattaforme e tra queste abbiamo sicuramente le celeberrime Instagram, Snapchat e Twitter

con una leggera preferenza per le prime due. Il 78% del campione 18-24 usa Snapchat ed Instagram più di una volta al giorno (71% in entrambi i casi) mentre su Twitter il campione si riduce ad appena il 45%.Il dato di maggiore interesse è comunque quello relativo alla dipendenza vera e propria dai social media. Secondo i dati diffusi dagli intervistati 7 su 10 sarebbero disposti a rinunciare ai mezzi di diffusione dell’informazione digitale senza problemi.L’analisi è stata condotta negli Stati Uniti dal 3 al 10 Gennaio 2018 su un campione di 2.002 adulti di età pari o superiore a 18 anni nella location degli Stati Uniti e nel Columbia District tramite contatto telefonico. Il sondaggio ed i risultati portati avanti dall’analisi sono disponibili al seguente indirizzo. E voi sareste disposti a rinunciare per sempre alla vostra identità digitale per tornare finalmente nel mondo reale?
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Pubblicato da
Domenico