IPTV sta per Internet Protocol Television ed è un sistema che, attraverso reti informatiche, permette la trasmissione di segnali televisivi anche ad alta definizione con una più offerta di canali e contenuti.
L’IPTV offre due tipologie principali di contenuti:
Il vantaggio dell’IPTV è che basta davvero poco per poterne usufruire, infatti è necessario possedere un PC o una Smart Tv e una connessione Internet a banda larga per poter godere di una vastissima scelta di contenuti video. I vecchi sistemi IPTV italiani, ormai chiusi come Tiscali TV o Alice Home TV (sostituito da TIM Vision nel 2016), fornivano all’utente un modem e una set-top box che, ad avvenuta ricezione dello stream, rendeva leggibile tramite un normale televisore i segnali contenenti i contenuti video. A differenza dei loro antenati, gli attuali servizi IPTV come Netflix o Tim Vision, sono invece fruibili anche contemporaneamente da più dispositivi (smartphone, Smart TV o PC) e non necessitano di attrezzature aggiuntive come, ad esempio, un modem.
L’IPTV nasce come servizio a pagamento e contestualmente nascono anche i “furbacchioni” pronti a raggirare il sistema addirittura guadagnandoci.
I malintenzionati sfruttano questo sistema di trasmissione per creare un vero e proprio mercato nero a sfavore delle Pay TV (come Sky o Mediaset Premium): infatti, con una decina di euro al mese è possibile sottoscrivere un vero e proprio “abbonamento” che apre l’accesso ad una lista di canali, appartenenti alle Pay TV, quasi illimitata e rendendo possibile guardare la Pay Tv illegalmente.
Certo, è allettante l’idea di pagare pochi spiccioli per ottenere “quasi ” lo stesso servizio, per vedere tutte le partite della Champions e tutte le serie TV più recenti.. ma ne vale la pena?
Ovviamente, dato l’ingente danno economico causato alle Pay TV per la perdita di possibili clienti, sono stati presi dei provvedimenti per chi dispensa IPTV illegali ma anche per chi ne usufruisce. In particolare, dal 2017, con la sentenza della Corte di Cassazione 46443/2017 sono previste pesanti sanzioni amministrative e addirittura reclusione. Nonostante ciò è facile imbattersi in link che promuovono questo tipo di attività, quindi è bene starne alla larga.