L’azienda include già una vasta gamma di scanner di impronte digitali simili. La tecnologia appena scoperta è una delle più complete mai brevettate da Samsung. Infatti, la sua natura consente l’implementazione di una vasta gamma di sensori, tra cui quelli termici e quelli ad ultrasuoni. Per quanto riguarda l’autenticazione biometrica, Samsung ha progettato la soluzione a tre strati. Ciò è stato fatto principalmente pensando ai lettori ottici di impronte digitali, così rivela la documentazione sui brevetti.
In pratica, la parte effettiva dello schermo in grado di riconoscere la propria impronta digitale non dovrebbe essere visivamente diversa dal resto del display. Inoltre, la sua area di riconoscimento potrebbe essere grande quanto il produttore vuole. Anche la forma dell’area di identificazione è flessibile. Gli ingegneri di Samsung ritengono che la tecnologia sia implementabile in combinazione con qualsiasi tipo di display
sul mercato, inclusi i pannelli OLED, LCD, EPD e PDP. L’OEM di Seoul ha immaginato una piattaforma che può essere consegnata sotto forma di configurazione stand-alone o integrata in uno schermo durante il processo di produzione dei componenti, prima dell’assemblaggio del prodotto finale.Samsung ha cercato di commercializzare i lettori di impronte digitali così nel segmento mobile per diversi anni, avendo originariamente cercato di integrarli nella linea Galaxy S8. Si dice anche che la compagnia stia lottando con i tassi di rendimento e altri problemi tecnici. Alcuni analisti ora prevedono che il Galaxy Note 9 mancherà anche a tali soluzioni, speculando che gli scanner ottici delle impronte digitali o altre tecnologie non saranno supportati da nessun Samsung prodotto prima della linea Galaxy S10 il prossimo anno.