Si chiama 88X7120 ed è il nuovo nato della famiglia di microchip di rete serie Alaska C pensata per i data center ad alta velocità ed i sistemi di veicolazione dei dati ad alte prestazioni.
I sistemi di comunicazione indirizzati all’attenzione degli utenti comuni si spingono al limite del Gbps per incontrare anche i livelli da 25 GbE e 100 GbE (Gigabit Ethernet) dei grandi Data Center.
Le intenzioni in questo caso sono quelle di prevedere una transizione generazionale dalle attuali proposte di connettività standard 25-100GbE ai 50 GbE, 250 GbE e 400 GbE. Bandwidth di un certo spessore che puntano a manifestare grande efficienza nei confronti delle nuove soluzioni applicate all’Intelligenza Artificiale
ed al machine learning avanzato.Tecnologie con simili performance sono in costante aumento e grazie all’apporto da fornirsi tramite le nuove soluzioni 88X7120 si potrà contare su 16 porte 50 GbE, 5 porte 200 GbE o 2 porte 400 GbE utilizzando le tecniche di modulazione 50G PAM4 che incrementano in maniera notevole le prestazioni Ethernet. Si tratta del primo prodotto commerciale ad offrire supporto ai nuovi standard di rete IEEE 802.3cd che definiscono le porte PAM4 da 50 GbE.
Chris Koopmans, attuale dirigente di Marvell, ha espresso il suo personale punto di vista sull’evoluzione di queste tecnologie, dicendo che:
Aumentare il thoughput a 50 Gb per linea è stato cruciale per incontrare i requisiti di banda degli ambienti data center moderni. I nostri transricevitori PHY di nuova generazione forniscono la soluzione a più alte prestazioni sul mercato e saranno essenziali per aiutare i nostri clienti a rispondere alle esigene di banda sempre crescenti per le reti del futuro
Si tratta di soluzioni da impiegare in settori ben specifici e di un certo livello. Per un’ulteriore approfondimento si rimanda al sito ufficiale della compagnia.