Naftali Chayat, un veterano delle Forze di Difesa israeliane, insieme ad altri due soci, Raviv Melamed e Miri Ratner, ha fondato Vayyar, una startup con sede a Tel Aviv che ha sviluppato un dispositivo con tecnologia a radiofrequenza di scansione 3D per rilevare gli oggetti, persone e altri elementi attraverso le pareti.
Walabot, il suo prodotto di punta e con il quale sono diventati noti nel mercato tecnologico, è un tablet delle dimensioni di uno smartphone in grado di “guardare” attraverso le pareti per rilevare le fondamenta strutturali, tracciare la posizione, i segni vitali di una persona attraversare una casa.
“Ciò a cui ci dedichiamo è proprio progettare la tecnologia prendendo le nostre conoscenze in radiofrequenza per casi utili e innovativi. Per ora, stiamo preparando un lancio di Walabot per nuovi mercati e, naturalmente, i paesi del Messico e dell’America Latina sono regioni a cui siamo interessati“, spiega Naftali Chayat.
Scopriamo Walabot
Walabot ha un costo di 79,90 dollari. Funziona come una sorta di complemento per uno smartphone. Al momento, se si sta cercando di scansionare una superficie, come un muro ad esempio, il dispositivo è posizionato dietro il telefono e automaticamente, attraverso il suo software, inizia a rilevare l’area in cui questo prodotto si sposta.
Anche se Chayat ammette che ci sono altri strumenti che già fanno questo compito, è fiducioso che questo dispositivo possa facilmente entrare nei vari mercati per la sua semplicità e praticità. “E’ molto friendly e facile da usare, credo che la sua utilità e il suo prezzo possano essere punti a favore in modo che possa entrare rapidamente nei diversi mercati“, dice. E, aggiunge, è utile in caso di disastri come terremoti.
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I sensori Vayyar cercano, inoltre, di ottenere un posto nel campo della medicina, in particolare per la capacità di vedere praticamente qualsiasi cosa, compresi i tessuti e gli organi del corpo. I suoi sensori possono vedere attraverso la pelle e i tessuti per rilevare masse nel seno o altri tumori. “Il nostro progetto di radiotecnologia per rilevare il cancro al seno è stato già testato in alcune cliniche qui in Israele e in un paio di cliniche in India”, afferma Chayat.
Dal momento che viene approvato dagli enti sanitari locali di ciascun paese, il prodotto deve avere un periodo di adattamento e soprattutto di campionamento.