Documenti, foto personali, posizione e perfino stralci di conversazione possono essere intercettati allo scopo di fornire dati potenzialmente sensibili che vengono utilizzati per scopi tutt’altro che leciti. Viene da chiedersi se vi sia un modo di eliminare o quanto meno limitare l’abuso sui dati prelevati indebitamente da portali online ed applicazioni.
Oggi vogliamo spiegarvi per filo e per segno come sia possibile risultare totalmente invisibli su Android, sia che si tratti della pura e semplice navigazione online sia dei dati sulla vostra posizione e dei contenuti personali come video, immagini e documenti. Benvenuti a “La grande Guida sull’animato Android“.
Come già detto, uno dei problemi principali dei moderni sistemi Smart è senza ombra di dubbio il fatto di minare incessantemente la nostra personale riservatezza e la nostra sicurezza. Gli ultimi rapporti non lasciano alcun dubbio in proposito e descrivono una situazione sempre più drammatica.
Il comportamento borderline di alcune applicazioni nei confronti della nostra privacy ci porta a considerazioni importanti in merito al tema della salvaguardia dei nostri dati sensibili. Android, in particolare, concede sin troppe libertà agli sviluppatori ed a tutti coloro che senza remore si appropriano delle nostre informazioni.
Per risultare irrintracciabili su Android occorre seguire delle semplici ma elementari linee guida. Vedremo in particolare come navigare anonimi, utilizzare applicazioni senza essere rintracciati e mascherare la nostra posizione in modo tale da non essere infastiditi da annunci impertinenti ed episodi di vero e proprio stalking mobile.
Le ultime revisioni di sistema concesse da Google hanno riscritto gli standard di concessione dei permessi Android. Ogni qualvolta installiamo un’applicazione questa richiede l’accesso ad alcune ben specifiche risorse del sistema, come l’Archivio Dati, la Fotocamera, il Microfono e la nostra Posizione.
Ancor prima di procedere all’utilizzo della stessa un campanello di allarme ci viene fornito quindi dal sistema di consensi richiesti dall’applicazione stessa. Un’app per la gestione delle spese familiari, ad esempio, non necessita dell’accesso al nostro Microfono o alla Fotocamera e benché meno alla posizione. Al limite potrebbe richiedere l’accesso all’Archivio per il solo fatto di dover creare o ripristinare un backup delle nostre operazioni. In tal caso occorre agire alla fonte negando direttamente l’accesso alle risorse di sistema.
Ad ogni modo possiamo intervenire in tal senso limitando specifici permessi di accesso alle componenti di sistema direttamente su Android. Ci basta portarci all’interno dell’applicazione di nostro interesse attraverso il menu Impostazioni > Applicazioni e da qui ricorrere alla voce Autorizzazioni. Qui si offre il prospetto sugli accessi alle componenti ed è possibile limitare la tipologia di dati forniti. Ma non sempre questo sistema funziona e, contro ogni principio etico e di condotta, l’applicazione raccoglie indiscriminatamente i nostri dati. In questo caso occorre usare la maniere forti e ricorrere a sistemi meno ortodossi.
Per evitare che tutto il nostro traffico di rete venga tracciato esistono online delle soluzioni più o meno valide che possono risolvere l’inconveniente di essere costantemente monitorati. Si tratta di soluzioni gratuite, senza pubblicità e che non richiedono particolari permessi di accesso.
Se vi state chiedendo se sia possibile navigare anonimi su Android la risposta è sì, ed il tutto si risolve con l’utilizzo di una semplice applicazione mobile. L’applicazione in questione consente di sfruttare le potenzialità di una rete VPN per dirottare il nostro traffico altrove tramite uno o più server internazionali che ci rendono totalmente invisibili e che ci consentono anche di accedere a risorse altrimenti non reperibili nel nostro Paese.
Grazie a questa semplice applicazione che troviamo nel Google PlayStore attraverso il badge a fondo sezione sarà possibile contare su un efficace sistema di tunneling di rete peer-to-peer che instrada il traffico su server dislocati altrove, come Stati Uniti, Canada, Afghanistan ed altri. Un semplice tap e siamo virtualmente fuori dai nostri confini nazionali e dalla portata radar delle applicazioni e dei siti web.
L’applicazione dispone anche di un suo browser integrato e la velocità di navigazione e consultazione delle applicazioni è garantita attraverso un sistema di condivisione delle risorse di rete inutilizzate nella versione gratuita. In versione Pro, invece, non avremo nemmeno bisogno di offrire i nostri MB alla comunità e potremo navigare in sicurezza e libertà attraverso il nostro smartphone. Protezione, sicurezza e riservatezza sono le carte vincenti di questa splendida applicazione.
L’applicazione mostra una notifica permanente nella Taskbar superiore del sistema, da cui è possibile intervenire immediatamente sulla Configurazione, sulla Disconnessione e sulla visualizzazione dei MB inviati e ricevuti oltre che sullo stato stesso del servizio. Comoda, pratica e veloce.
Un altro aspetto fondamentale della privacy Android è senz’altro quello legato all’abuso dei dati sulla nostra posizione. Non è raro che anche a GPS spento si presentino degli annunci e degli alert sui luoghi vicini, le attrazioni turistiche o i ristoranti in base alla nostra posizione attuale.
Questo genere di comportamento non è tollerabile. Per mascherare la posizione GPS Android ci serviremo di un’altra applicazione Hola chiamata Fake GPS Location, ancora una volta in versione Free senza annunci pubblicitari o registrazione. Nessun dato verrà raccolto.
Per utilizzare questa applicazione non sono necessari particolari accorgimenti se non quello di disabilitare l’opzione Precisione Elevata alla sezione Localizzazione e Posizione dalle Impostazioni di sistema. Questo perché la furbizia delle app risiede nel fatto di leggere anche il traffico di rete 3G/4G e WiFi per determinare con precisione la nostra posizione. L’accoppiata Hola VPN + Fake GPS garantisce quindi il massimo della riservatezza e non è necessario, in questo caso, limitarsi all’utilizzo del solo GPS.
Una volta installata l’app la avviamo normalmente e dalla mappa in sovra impressione spostiamo semplicemente la faccina sorridente in un punto arbitrario di nostra scelta che viene notificato con l’indirizzo esatto attraverso la casella di testo sottostante. Inoltre è possibile anche impostare un indirizzo preciso a scelta lanciando una ricerca dalla barra superiore.
Ricordiamo che per poter utilizzare l’applicazione è necessario che il vostro smartphone sia abilitato alla ricezione delle Posizione Simulate, ci si giunge attraverso il menu Opzioni Sviluppatore che troviamo nelle Impostazioni e che si abilita facendo 7 tap alla voce Biild Version al percorso Impostazioni > Info Telefono.
Ovviamente ricordate di disabilitare temporaneamente l’applicazione nel caso dobbiate utilizzare il navigatore satellitare che, in diretta conseguenza del suo utilizzo, riporterà la nuova posizione falsa smartphone Android.
Ovviamente il fatto di riuscire a gestire il cambio posizione, l’accesso ai nostri dati ed alle altre componenti sensibili di sistema non ci rende totalmente immuni dai problemi alla privacy. Nuovi rilevamenti diretti hanno di fatto constatato l’insistenza di alcune applicazioni nel raccogliere informazioni sensibili, in particolare dal microfono e dalla fotocamera.
In questo caso è possibile utilizzare un minimo di buon senso o qualche escamotage utile. Per quanto riguarda la fotocamera occorre che questa non si tenuta letteralmente “a vista” sia per quanto riguarda l’obiettivo posteriore che quello anteriore. Una soluzione ovviamente impossibile nel momento in cui si utilizza direttamente il telefono. In questi c’è davvero poco da fare.
Altrettanto vale per il microfono che potrebbe essere sempre potenzialmente in ascolto anche con applicazioni in background. In questo caso possiamo agire direttamente dai permessi di sistema o al limite mascherare le intercettazioni ambientali nel momento in cui non utilizziamo il telefono tramite l’avvio di un file media di disturbo come il classico “Rumore Bianco”. Si tratta di misure veramente estreme (ed a volte fastidiose) ma necessarie per tutti coloro che mettono la privacy al primo posto.
In vista del rilascio dei nuovi ecosistemi Android P le cose miglioreranno molto da questo punto di vista, o almeno si spera. Riuscirà Google a porre rimedio a questa controversa situazione?
Secondo te viviamo in un’epoca in cui vige la più assoluta paranoia o c’è davvero da preoccuparsi? Quanto è importante per te l’aspetto privacy e sicurezza? Facci sapere se ti siamo stati utili lasciando un tuo commento e seguici sui social e sul nostro sito per nuove guide e notizie aggiornate in tempo reale.