Anche se Ebay ha attivato un servizio di garanzia che si occupa di rimborsa completamente o consumatori truffati, è anche vero che moltissimi prodotti fanno parte di tipologie che non sono tutelate. Basti pensare alle auto, gli immobili, materiali e attrezzature aziendali e siti web in vendita. E non vengono risarciti poiché acquisti nell’ordine delle migliaia di dollari.
Per evitare questa truffa non basta leggere i commenti positivi spesso. Molte volte un venditore abile vende prima dei piccoli oggetti in maniera legale e poi, creati degli ottimi feedback, comincia a truffare. Il consiglio quindi è quello di non comprare su eBay nelle categorie senza garanzia.
Una tra le tecniche più subdole dei cyber criminali, non fanno altro che vendere un prodotto e spedirlo all’indirizzo dell’acquirente. Durante la preparazione del pacco, sostituiscono il nome del cliente con un altro, ed in questo modo quando a destinazione, egli potrà pensare che ci sia stato un errore e che la spedizione non sia per lui.
Se si rifiuta il pacco, il corriere lo segnerà come “restituito”, annullando così la garanzia eBay. Il truffatore così si riceve sia soldi che il prodotto. Facendo reclamo verremo inseriti nelle controversie del sito.
Per evitare di cadere in trappola potremo per tracciare il pacco tramite internet. Se notiamo che la consegna è prevista in giornata è probabile che sia il nostro prodotto quello senza nome.
Quando il pacco arriva a casa vostra la sorpresa è grande: la scatola è vuota.
Questa è una delle truffe più classiche di eBay. A questo punto starete pensando: basta fare reclamo e sicuramente otterremo un rimborso.
Sbagliato. È possibile che da qualche parte il venditore abbia inserito una piccola frase che diceva: solo la scatola inclusa.
Per evitare di cadere in trappola non compriamo mai oggetti con sconti troppo vantaggiosi che non sembrano possibili. E soprattutto leggiamo attentamente la descrizione del prodotto. Ecco le tre truffe più diffuse che possiamo trovare sul nostro amato sito, un’ulteriore punto debole che ha fatto sì che molti utenti del web iniziassero a preferire altre piattaforme, come Amazon.
