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Il produttore taiwanese MediaTek sostiene che non ha senso spendere cifre alte per gli smartphone di alta gamma, che siano iPhone X, Huawei P20 o Samsung Galaxy S9. Il motivo di questa affermazione risiede nel fatto che è vero che i consumatori cercano sempre il miglior hardware possibile sul mercato, ma non hanno bisogno di tecnologie associate a tali SoC di ultima generazione che fanno lievitare enormemente il prezzo dello smartphone prescelto.

Al lancio imminente del suo nuovo chipset Helio P60, MediaTek promuove il motto “il nuovo premium”, promettendo di valorizzare di più la spesa per acquistare smartphone che montano i loro prodotti. La ricetta prevede, infatti, di puntare su caratteristiche di fascia medio-alta nel hardware, sacrificando feature che effettivamente potrebbero non servire al consumatore. Tecnologie come il VR, la risoluzione 4K e oltre, oppure l’iper veloce connessione 5G sono le prime indiziate per il taglio.

Finbarr Moynihan, il GM della sezione vendite in MediaTek ha confermato alla stampa inglese che “il mercato è a un punto di svolta. Naturalmente, gli smartphone flagship avranno sempre spazio nella rincorsa al top di gamma tecnologico, ma in qualche modo il rapporto qualità/prezzo sta prendendo piede nelle menti dei consumatori”.

Smartphone di fascia alta o fascia media?

Non c’è nessun dubbio che a tutti faccia gola avere tra le mani l’ultimo iPhone X o Samsumg Galaxy S9, ma il prezzo di partenza dai 950 euro in su è un discriminante decisivo per molti acquirenti. Nel frattempo, smartphone a prezzi più bassi (e umani, direi!) cominciano già da qualche tempo a dotarsi delle caratteristiche hardware imprescindibili altrettanto performanti, incorporando anche accessori come le dual camera e i display 18:9, fino a poco tempo fa appannaggio dei prodotti di alta gamma.

Le parole di Moynihan riassumono bene la questione: “per certi aspetti, possiamo fare meglio dei flagship phone nel portare ottime performance ai consumatori a un prezzo ragionevole.” MediaTek sente che c’è spazio per inserire nei telefoni dei chipset che offrono ottime performance, unitamente a batterie durevoli e fotocamere potenti senza l’eccesso di prezzo portato da tecnologie come il Quad HD (quattro volte la risoluzione HD) per la VR e i modem 5G.

Non che MediaTek stia evitando di lavorare sul 5G o sulla VR, ma sono tecnologie che saranno implementate più sui loro chipset serie Helio X o sui prossimi serie Helio P piuttosto che in questa congiuntura di mercato 2018.

Qual è dunque il giusto compromesso in uno smartphone?

In questa congiuntura di mercato, MediaTek promuove il suo chipset Helio P60, piuttosto che il suo ultimo processore Helio X30 a fabbricazione 10nm, sostenendo di poter risparmiare il 12% sui consumi dello smartphone e un 25% nelle sessioni gaming intense, grazie a una gestione più equilibrata del carico di lavoro sui singoli core della CPU.

Le percentuali MediaTek sono ovviamente dipendenti dai produttori di app e smartphone, i quali sfruttano quel guadagno energetico per creare sempre più prodotti performanti ma energivori. Tuttavia, le caratteristiche in un smartphone che secondo MediaTek non devono mancare sono: le fotocamere dual posteriori tra i 16MP e i 20MP, oppure un sensore singolo fino a 32MP; un display ampio abbastanza per arrivare fino ai 20:9 di rapporto per sprigionare al meglio risoluzioni in Full HD+; infine, un IA per il riconoscimento facciale e degli oggetti nelle foto. Sta ai produttori di smartphone rispettare o meno le specifiche proposte dall’azienda taiwanese.

Per lo sbarco del suo Helio P60, MediaTek conta sulla collaborazione dei partner cinesi Lenovo, Oppo, Gionee, Meizu e Xiaomi che attualmente detengono il 48% del mercato mondiale. Sono questi produttori i migliori accredati per sviluppare la ricetta “il nuovo premium” di MediaTek.

Un territorio fatto di smartphone tra i 200 e i 400 euro, con prestazioni hardware poco, pochissimo al di sotto dei vari OnePlus 5T, ZTE Axon 7 e Honor View 10.

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