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WhatsApp e le novità sulla privacy, che fine fanno i nostri dati?

Fate sempre attenzione, quando possibile, ai dati sensibili messi in rete

WhatsApp lo conosciamo tutti ed è il servizio di messaggistica istantanea più utilizzato al mondo. Come tale, non sorprende sapere che gli utenti attivi arrivano a quasi due miliardi in tutto il mondo con un volume di messaggi pari a sessanta miliardi al giorno.

Ovviamente per poter utilizzare WhatsApp c’è bisogno di possedere un account registrato. Questi dati sono accessibili agli sviluppatori e accettando le condizioni di contratto di WhatsApp, si cede la possibilità di utilizzo di questi dati anche per fini commerciali. Si tratta di una prassi comune che permette di monetizzare app rilasciate gratuitamente.

Il problema sorge quando ci ricordiamo che recentemente Mark Zuckerberg, attraverso Facebook, ha acquistato il servizio. Ecco quindi che il social network più diffuso possiede l’app di messaggistica più utilizzata. Analizzando le conversazioni e incrociando i dati è possibile ottenere pubblicità mirate per ogni singolo utente

, con ovvi vantaggi per la piattaforma social.

Ecco quindi che i timori di un passaggio e utilizzo dei dati diventa più reale con un grave rischio per la poca privacy rimasta in rete. Per fortuna l’ente Inglese denominato Information Commissioner Office (ICO) ha raggiunto un accordo con Facebook riguardo la tutela di questi dati. L’accordo si intende valido in tutta l’Unione Europea e permette di ottenere una maggiore tutela della privacy degli utenti.

Infatti WhatsApp non potrà condividere i propri dati con Facebook. L’unico utilizzo permesso è quello dell’elaborazione delle funzioni base ma non sarà accettata la condivisione dei profili degli utenti. Questo impegno da parte delle società di Mark Zuckerberg ha permesso di arrivare ad un accordo che non preveda alcuna multa.

 

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Pubblicato da
Alessio Amoruso