Come accade con molte persone, quando classifichiamo gli smartphone di solito non lo si fa per marchi o sistemi operativi, ma per prezzo. È logico: non tutti possono permettersi di pagare 700 o più euro per un terminale di fascia alta. E, anche quelli che possono, ci pensano su due volte prima di pagare cifre estrose, poiché si tratta di un esborso di denaro molto importante per qualcosa che potrebbe rendere uno smartphone un terzo del suo valore. Pertanto, è necessaria la domanda: per cosa devono essere classificati come tali gli smartphone di fascia alta?
L’assurda guerra delle specifiche
Processori octa-core, la stessa RAM dei computer di fascia bassa, un aumento della risoluzione degli schermi mai visti, ecc. Molti potrebbero pensare che le gamme elevate vengano intimamente collegate da specifiche più elevate rispetto alla loro concorrenza più immediata. Ma se noi ci fermiamo un momento a pensare, ci accorgiamo di qualcosa. Confrontando due dei più importanti processori – A8 di iPhone 6 contro l’Exynos 7420 del Galaxy S6, constatiamo che mentre Exynos distrugge in prestazione l’A8 nell’elaborazione multi-core, se vediamo i dati da un singolo core, l’A8 supera Exynos. In breve, l’esempio perfetto che i numeri non sono i più importanti. Traduciamo questo discorso ai processori di oggi, con prestazioni ancor più elevate e facciamo le dovute considerazione del caso.
Nello specifico, si tratta di avere la migliore combinazione tra hardware e software per avere uno smartphone non potente, ma equilibrato sia in termini di prestazioni che di consumo: nulla aiuta uno smartphone con una capacità di elaborazione superiore a un computer se poi la batteria dura meno di mezza giornata.
Materiali premium… a volte
Uno smartphone di fascia alta deve avere alcuni materiali di prima classe, l’equivalente in pelle italiana nei sedili di una Ferrari, e materiali come la plastica opaca o trasparente sono relegati a medie e basse gamme. Tuttavia, questo non è sempre stato il caso. E, spesso, ci troviamo davanti a prodotti con mix di alluminio e plastica o solo quest’ultima.
In questo caso, la risposta dipende da due fattori: la percezione individuale di ciascun utente e le mode seguite dai produttori. Un utente non ha bisogno di prendere in considerazione uno smartphone premium solo per la sua prestazione eccellente (vedi sopra. Molti apprezzano toccare l’alluminio, poichè dà un senso di forza e di buona fabbricazione impossibile da replicare in uno smartphone di plastica. Per quanto riguarda le mode dei produttori, forse tra qualche anno torneremo alla plastica come materiale predominante.
Più che una sensazione
Distinguere uno smartphone di fascia alta dal resto del pacchetto è qualcosa di più della semplice sensazione. La fotocamera dovrebbe essere eccellente in tutte le situazioni e tutte le tipologie di utenti, il display deve essere il più buono tanto da lasciarsi alle spalle i numeri ed essere in grado di convincere tutti gli utenti allo stesso modo, e la fluidità deve essere coerente in tutto l’intero sistema, per qualsiasi applicazione.
Non negheremo che, a volte, le aziende stesse abusano di questo status di fascia alta per alcuni smartphone che, ovviamente, non lo sono. In effetti, questa differenziazione tra fascia alta, fascia media e fascia bassa è semplicemente un metodo di classificazione e, incidentalmente, incoraggia le discussioni in Internet con difensori e detrattori di un particolare smartphone.
Un consiglio: guarda lo smartphone nel suo insieme e non semplicemente le specifiche o il design separatamente. Un buono smartphone è un’unione di più fattori, e non ce n’è uno che lo elevi separatamente a quella categoria.