Nel corso degli anni WhatsApp si è creato un nome che potrebbe essere definito una garanzia. Tutti oggi, in Italia come all’estero, utilizzano la chat di messaggistica istantanea per ottemperare le comunicazioni quotidiane. Il servizio è inoltre accessibile ad ogni tipologia di pubblico: si va dagli studenti, ai giovani 30enni sino alle persone di mezza età ed agli anziani.
Il successo di WhatsApp è dovuto alla sua semplicità, una semplicità che mette in buona luce anche i punti oscuri della piattaforma. La privacy, ad esempio, non è il punto forte della chat. Il recente passato ci ha insegnato che non è impossibile accedere a conversazioni riservate di WhatsApp, nonostante la presenza della crittografia end-to-end.
Un nuovo competitor per WhatsApp
Per tale ragione, nonostante un primato che è ancora inattaccabile, altri servizi si stanno facendo spazio. Oltre al già vituperato Telegram, la stella di una nuova chat sta nascendo in Italia ed in Europa. Il nome in questione è quello di Signal.
Una chat a prova di bomba
Signal è una chat che ripercorre in tutto e per tutto le funzioni di WhatsApp e Telegram. A differenza di questi due servizi, però, Signal vuole privilegiare la sicurezza su tutto. E’ per tal ragione che in molti si affidano ad una crittografia end-to-end a prova di bomba ed è anche per tal ragione che due esponenti molto discussi del mondo politico e sociale utilizzano con fare giornaliero la piattaforma. Stiamo parlando di Edward Snowden e Carles Puigdemont.
Ancora è presto per parlare di sorpasso, ma con l’avvento di Signal, WhatsApp deve guardarsi ancor di più le spalle.