È passato più di un mese da quando il governo degli b ha rallentato il sogno di espandersi nel mercato americano di Huawei. La compagnia cinese aveva già degli accordi con degli operatori locali per l’introduzione di Mate 10 Pro quando però entrambi si sono ritirati. La pressione fatta, come già detto, dal governo dopo le preoccupazioni sollevate da FBI, CIA e NSA, ha costretto Huawei a trovare altre vie. Adesso, anche un ex membro del governo Canadese ha espresso qualche dubbio.
Altri ostacoli per Huawei
“Personalmente, starei molto attento a creare un rapporto d’affari con Huawei, non mi sorprende che gli americani siano preoccupati e senza dubbio quello che li preoccupa di più è quello che potrebbero fare col 5G.” Queste sono le parole di John Adamas, ex capo dell’istituzione sulla sicurezza delle comunicazioni.
Come gli americani avevano suggerito agli europei di tagliare i rapporti col colosso cinese, l’hanno fatto anche con i loro cugini del nord. Oltre ad ipotizzare che i loro prodotti raccolgono informazioni sui cittadini, si pensa che vogliono fare spionaggio industriale sui successi delle altre società rispetto alla tecnologia del 5G. Alcuni individui hanno accolto queste preoccupazioni, mentre alcuni altri membri del governo canadese hanno voluto chiarire diversamente.
Il ministro della sicurezza ha dichiarato al Globe and Mail che il paese tiene d’occhio Huawei. Al momento non hanno rilevato niente e che quindi non c’è niente di cui preoccuparsi. Va anche detto che il Canada, rispetto ad altri paesi, anche come il Regno Unito, non ha degli esperti di sicurezza così diligenti. Questo soprattutto quando si tratta di testare le apparecchiature in cerca di manomissioni atte allo spionaggio.
Nonostante questo comunque, Huawei procede spedita alla conquista e al consolidamento della seconda posizione come produttore di smartphone.