Nel 2016, Pokémon Go ha fatto la storia dimostrando che la geolocalizzazione con realtà aumentata potrebbe avere risposte funzionali in un gioco online. Da allora, migliaia di aziende hanno approfittato delle varianti di questa proposta e una di queste sembra piuttosto interessante, soprattutto per gli amanti della natura. L’app Seek, per ora esclusiva per iOS propone, in modo giocoso, l’identificazione di specie di fauna e flora – uno “Shazam per la natura” insomma.
Il software è nato da iNaturalist, un social network per gli ambientalisti che registrano le loro osservazioni e condividono le loro scoperte. Questo progetto è stato co-fondato nel 2008 da un gruppo di studenti come parte della ricerca del master presso l’Università di Berkeley. Dieci anni dopo, avevano già 150.000 specie catalogate ed è da lì che nacque l’idea: perché non usare l’intelligenza artificiale e la realtà aumentata per creare qualcosa come Pokémon Go.
Da allora, l’app ha guadagnato una discreta popolarità e quest’anno ha raggiunto il ruolo di catalogo itinerante di esseri viventi, aggiornato in tempo reale. L’algoritmo “addestrato” dai responsabili della creazione dell’app permette già di riconoscere più di 30 mila specie.
E la proposta, secondo il co-direttore Scott Loarie, è quella di ampliare il database ogni giorno. E l’obiettivo è promuovere l’interesse pubblico, specialmente dei più giovani, in materia ecologica e scientifica. “Costruire, al fianco dei bambini, una sorta di cultura e stile di vita in cui possiamo avere curiosità e interesse intorno alle attività sulla cittadinanza e sulla scienza, solo facendo osservazioni, è una vittoria“.