Nel bel mezzo dello scandalo di Facebook legato al Cambridge Analytica, un altro fatto potrebbe compromettere ancora di più l’integrità della compagnia. A quanto pare l’autorità delle telecomunicazioni della Corea del Sud ha deciso di multare il social network per circa 370.000 mila dollari. Questo perché secondo loro, la connessione internet durante la fruizione del sito avrebbe visto un sensibile rallentamento tra il 2016 e il 2017. Una cifra quasi irrisoria viste le finanze della società, ma che potrebbe diventare un precedente a cui fare riferimento.
Tante segnalazioni
In realtà, Facebook non ha rallentato direttamente le connessioni degli utenti, ma è il risultato di un reindirizzamento. Sembrerebbe che il social network abbia infatti reindirizzato alle reti di Hong Kong e addirittura degli Stati Uniti al posto di usare gli ISP locali. Questo, per le leggi della Corea del Sud, è vietato e la Korea Communications Commission ha iniziato ad indagare per capire se è successo veramente.
Ci sono state numerose segnalazioni da parte degli utenti stessi ai propri operatori. Uno di questi ne ha ricevuto in media 10 al giorno, un altro ben 34. La loro connessione veniva rallentata quasi fino a 4,5 volte, considerando la distanza che il segnale doveva fare.
“Siamo delusi dalla decisione del KCC. Ci sforziamo di offrire prestazioni ottimali per tutti i nostri utenti e continueremo a lavorare con i fornitori di servizi Internet coreani verso questo obiettivo.” Questo sono le parole di un portavoce di Facebook.
Questo fatto, ha potenzialmente la possibilità di dare un altro forte colpa alla stabilità del social network. Se anche in altre paesi sarebbe successo questa cosa, con annesse multe, avranno ben poco che da difendersi. Dal canto loro, continuano a sostenere che non c’è scritto da nessuna parte che i servizio da loro fornito sia necessariamente veloce. Insomma, una conferma che è stato fatto.