È un inganno. Un altro dei tanti fake, truffe o catene di Sant’Antonio, che dir si voglia, che circolano attraverso il servizio di messaggistica e che ha tutti gli ingredienti tipici di questi tentativi di truffa.
Per iniziare, il messaggio mette ansia in chi lo riceve per una certa urgenza. Fa appello alla persona per agire immediatamente e senza pensare perché c’è presumibilmente qualcuno che ha bisogno di una risposta rapida. Si rivolge alla persona dicendo “amore”, forse sperando che una persona distratta pensi che quel messaggio, con una certa familiarità, sia destinato davvero da lui. Occorre essere cauti, ma questo non sempre avviene.
Inoltre, v’è la possibilità che questo messaggio venga inoltrato a un contatto che è caduto nella trappola. Nel qual caso, aumentano le probabilità che la truffa diventi un successo e, soprattutto, virale. Non è né più né meno che una “versione mobile
” di inganni simili diffusi per email, nelle quali dubbi mittenti chiedono aiuto per raccogliere un “milione di dollari eredità“.Mai, naturalmente, rispondere o cliccare su eventuali link a corredo del messaggio. Dopo l’inserimento di alcuni dati, infatti, spesso viene chiesto anche l’invio di somme di denaro sul conto bancario. E, se a seguito dell’inserimento dati quel conto è nostro, ciò non accade mai.
Uno degli inganni più comuni diffusi da WhatsApp si suppone siano promozioni, sconti o buoni con i servizi premium, tra cui link ad un sito che richiede i dati personali dell’utente. È una forma di phishing che mira a ottenere informazioni riservate.