Ormai la maggior parte dei giochi offrono sia un esperienza multiplayer online che una campagna single player. Come addestramento alla parte online, o per altri motivi, spesso c’è anche una modalità con i Bot, ovvero dei player comandati dal software del gioco, gli stessi che comunque compaiono nel single player. Questi personaggi possono risultare stupidi o intelligenti, a seconda del software e a seconda della difficoltà scelta, ma anche al massimo, hanno comunque delle limitazioni. Electronic Arts sta continuando la sua sfida nel voler rendere i Bot ancora più competitivi.
Da Doom a Battlefield 1
Ho detto continua perché è da tempo che sta lavorando ad un progetto del genere. Un paio di anni fa sono riusciti a creare un deatchmatch di alto livello su Doom tra bot comandanti da intelligenza artificiale e senza script. Ora voglio portare qualcosa del genere anche su Battlefield 1.
L’idea di Electronic Arts è creare dei personaggi basandosi sull’addestramento tramite rete neurale e con il metodo di prova ed errori. Oltre a questo, ai Bot sono state mostrate delle partite fatte da giocatori reali. Successivamente, sempre i Bot, hanno insegnato a giocare ad altri di loro. Forse uno dei risulti più sorprendenti, anche se non sembrerebbe, è che durante le partite, i soldati comandati dall’IA, hanno raccolto munizioni o salute nel momento in cui erano a corto di una o dell’altra, come se fossero dei veri giocatori.
Finora i test hanno avuto successo, ma in una modalità limitata al singolo uso di pistole contro persone vere. Il passaggio successivo sarà ovviamente cercare di addestrare i Bot all’uso di tutte le armi a disposizione, oltre che degli altri strumenti, ma soprattutto a cooperare tra di loro e magari anche con le persone. Se tutto andrà, potrebbe rivoluzionare in piccolo l’industria video ludica aumentando le possibilità di certi giochi.