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Huawei Mate 20 potrebbe avere un lettore di impronte In-Display

Huawei Mate 20, il prossimo smartphone top di gamma che Huawei dovrebbe presentare nella seconda metà dell’anno, potrebbe essere caratterizzato dalla presenza di un lettore di impronte In-Display fornito da Qualcomm. È quanto ha riferito il DigiTimes citando fonti vicine alla società.

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Gli addetti ai lavori che hanno dato via a questa indiscrezioni si riferiscono allo smartphone chiamandolo Mate 11 ma in realtà abbiamo buoni motivi per credere che Huawei quest’anno passerà a Huawei Mte 20. Il reparto commerciale, infatti, avrebbe scelto questo salto generazionale per tutti i dispositivi Android tanto che anche Huawei P11 sarà P20.

Huawei Mate 20 con uno schermo generoso e lettore di impronte In-Display

Il lettore di impronte digitali integrato nello schermo dovrebbe adottare la tecnologia di scansione ultrasonica sviluppata da Qualcomm. Un sistema che può funzionare con vetri da 800 micron, mentre i sensori tradizionali non possono funzionare se coperti con più di 300 micron di vetro.

Inoltre, questa tecnologia si dimostrerebbe particolarmente precisa in qualsiasi condizione: anche se la lettura dei polpastrelli avviene con le dita bagnate o perfino immerse nell’acqua. Una caratteristica che il team che sta curando la progettazione del dispositivo ritiene necessaria per far distinguere Huawei mate 20 dagli altri smartphone concorrenti.

Bisognerà capire se Huawei riuscirà davvero ad introdurre questa tecnologia e se sarà la prima azienda a farlo visto che per lo stesso periodo dell’anno è atteso Galaxy Note 9 che anche lui potrebbe avere uno scanner In-Display. Come per il modello precedente, Mate 20 potrebbe essere annunciato alla fine di settembre o all’inizio di ottobre.

Sconosciute le altre caratteristiche anche se è facile immaginarlo con un generoso display che ricoprirà tutta la parte frontale. Possibile la presenza di un notch come sui nuovi P20 e P20 Pro. Stesso discorso per il comparto multimediale che potrebbe vantare una tripla fotocamera posteriore.

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Pubblicato da
Marco Serra