Anzi semmai ci occuperemo del punto critico di questa carta, del suo difetto principale o se vi piace di più della sua debolezza. Utilizzare questa carta prepagata rimane una bella comodità, ma per poterla sfruttare appieno è bene conoscere anche ciò che non va.
La colpa non è da imputare alle Poste Italiane che si impegnano al massimo per garantire la sicurezza dei proprio servizi, bensì a quelli che cercano in ogni occasione di guadagnare sulla pelle delle persone oneste truffandole.
Ebbene sì, anche il servizio di pagamento in differita delle Poste Italiane è stato colpito da truffe, con grande dispiacere sia dell’azienda sia dei consumatori stessi. Noi qui non pretendiamo di saper dipingere un quadro omnicomprensivo di tutte le truffe che possono colpire la carta Postepay, ma parleremo di quella che forse è la più diffusa. Potrebbe essere definita come una vera e proprio nemesi di questo servizio, stiamo parlando del Phishing.
Conoscete questo termine? Ne avete già sentito parlare? Iniziamo con le basi. Phishing è la forma in -ing del verbo inglese “to fish” ovvero ”pescare”. Perché la scelta di un nome così pittoresco? La risposta sta nelle modalità in cui viene svolta questa truffa.
Praticamente il truffatore, allo stesso modo in cui un pescatore getta una rete, getta tanti messaggi fraudolenti sotto varie forme, cercando di catturare e venire a conoscenza dei dati sensibili dei consumatori. Questo con lo scopo di potere accedere alle carte e di svuotarle dei risparmi, una triste sorpresa per chi aveva affidato il proprio denaro a questa carta. Analizziamo quali sono i modi di truffa usati.
Infatti i criminali che operano con questo tipo di truffa sono stati abili ad adattarsi al cambiare dei tempi, sfruttando tutte le occasioni fornite loro dalle varie tecnologie.
Sappiamo di messaggi SMS fraudolenti, di e- mail, di chiamate dai call center, di pubblicità ingannevoli tutte che rimandano a link di siti fasulli.
Questi messaggi invitano i possessori di carta prepagata a comunicare dati che non sarebbero da svelare, solitamente il codice a sedici cifre, adducendo le più disparate motivazioni. Il problema è che spesso queste motivazioni sono molto convincenti. Questa richiesta può avvenire sia subito al primo messaggio sia in un secondo momento sul sito fasullo che abbiamo citato sopra.
Ad ogni modo non è un problema esclusivo delle Poste Italiane anzi. La tecnica chiamata Phishing colpisce tutti i servizi online senza risparmiare nessuno. Basta citare alcuni colpiti illustri come Facebook, Twitter e Google. Quindi non c’è da stupirsi se questa truffa colpisce anche la carta Postepay, l’unica cosa da fare è stare molto attenti e non rivelare per nessun motivo i propri dati. Se si hanno dei dubbi è saggio contattare il servizio di assistenza delle Poste che saprà aiutarvi al meglio.