Gli sviluppatori di smartphone cercano l’innovazione tecnologica su più aspetti alla volta e uno di questi e quello della ricarica dello smartphone. Questa semplice cosa può avere diversi aspetti, come la presa USB, la tecnologia di ricarica, la batteria e anche il metodo con cui viene ricaricata. Uno degli aspetti che è in bilico tra essere un fallimento e un successo è la ricarica wireless. Per il nome che porta infatti, al momento l’unico beneficio che presenta è quello di non dover cercare il cavo da inserire nello smartphone, ma per il resto.
Quanto è sicuro?
La World Intellectual Property Organization ha riconosciuto a Samsung nuovo brevetto che descrive un passo avanti di questa tecnologia. Il progetto della società sudcoreana si basa su dei pannelli di grandi dimensioni chiamati riflettori, che incanalano l’energia in un fascio diretto al dispositivo che necessità di ricaricato. Anche se può sembrare quasi fantascientifico, è fattibile, ma presenta molti problemi. Primo su tutti è la sicurezza della persona nella stanza il secondo invece è l’enorme dispersione energetica.
Lo so che può sembrare strano, ma Disney Research, poco più di un anno fa, ha testato qualcosa di simile. Nei loro test hanno usato un enorme palo di rame che risultava potenzialmente letale e la cui efficienza era al di sotto del 40%. Per quanto la soluzione di Samsung risulta meno invasiva, è difficile pensare che sia completamente sicura.
Un singolo pannello dovrebbe essere in grado di ricarica più di un dispositivo alla volta, ma il brevetto non chiarisce quanti al massimo. Nonostante Samsung abbia un catalogo di brevetti degno di nota, difficile pensare se questa cosa possa diventare realtà.