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PostePay, SMS e Conti Bancari: ecco cosa hanno in comune con le truffe

Abbiamo sempre sentito parlare di pishing ma sempre riferito al web, questo termine infatti indica un tipo di truffa che viene portata avanti sulla rete attraverso cui i malfattori cercano di ingannare le persone convincendole a fornire informazioni personali, dati di accesso ai loro account ma soprattutto riguardanti i i dati riguardanti conti bancari (spesso ad essere colpita è la diffusissima Postepay).

Solitamente questo tipo di truffa viene perpetrato tramite posta elettronica, infatti viene inviata al malcapitato una mail nella quale si comunica il riscontro di problemi con gli account o con il proprio conto corrente online, che per sicurezza sono stati bloccati, e viene indicato un link che rimanda a un sito, del tutto identico a quello originale, tramite il quale risolvere appunto questi problemi. Tuttavia questi siti sono farlocchi: i dati inseriti vengono rubati dai truffatori e utilizzati per accedere all’account della vittima carpendo altre informazioni, o nel caso di conto bancario, prelevando tutti i soldi lasciando a secco il malcapitato.

Questa tipologia di truffa però non si manifesta solo tramite mail ma anche tramite chiamata telefonica da call center o con un semplice sms: l’utente infatti può ricevere un messaggio truffaldino nel quale si comunica il blocco dell’account con indicato il link attraverso il quale effettuare il ripristino, collegamento che puntualmente rimanda a siti fasulli, copie perfette degli originali, attraverso cui vengono rubati i dati personali e le chiavi di accesso.
Gli utenti più colpiti da questa variante di pishing sono i clienti Wind, Tre, Vodafone, e TIM; questo perché sono le compagnie più diffuse in Italia e risulta quindi più facile trovare una persona che caschi in questa trappola.

Postepay: clienti TIM, Wind, Tre e Vodafone fate attenzione!

La prepagata di Poste italiane non è nuova a questo genere di truffe; infatti, per via della sua facilità di utilizzo e per la sua versatilità, questa carta è largamente diffusa (poste italiane ha dichiarato di aver emesso 13,5 milioni di carte nel 2015)  e quotidianamente impiegata dagli italiani e non solo, in Italia e all’estero soprattutto per fare acquisti online.
Proprio per via di questo largo utilizzo la Postepay è spesso bersaglio di truffe attraverso mail o sms di pishing. Gli sms spesso provengono da numeri stranieri e sono spesso composti da frasi che convincono l’utente ad aprire il link per “sbloccare” la propria Postepay bloccata a seguito del mancato invio di alcuni fantomatici dati precedentemente richiesti.

Poste italiane, che presta molta attenzione alle truffe, mette in guardia i propri clienti ricordando che in nessun caso ha inviato o invierà sms per la riattivazione della carta o nei quali richiederà i codici di accesso all’account e invita a denunciare immediatamente qualunque tentativo di truffa non appena si presenti.

Quindi prestate molta attenzione ai messaggi che ricevete, soprattutto da numeri sconosciuti, e diffidate da tutti quelli che vi richiedono informazioni personali o vi rimandano su siti nei quali vi vengono richieste le vostre credenziali di accesso perché, come affermato da Poste italiane, non vi sarà mai inviato alcun sms che richiede i vostri dati sensibili.

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Pubblicato da
D'Orazi Dario