Dopo la sentenza dell’Antitrust che obbliga tutte le compagnie telefoniche ad adeguare le loro tariffe portandole a scadenza mensile e non più ogni 28 giorni, si è scatenata una corsa al rialzo dei prezzi per tutte le principali compagnie telefoniche.
Le grandi compagnie della telecomunicazione infatti non ci stanno e hanno previsto dei ritocchi dell’8,6% sulle tariffe della telefonia mobile e fissa per adeguarsi al passaggio da 13 rinnovi annuali a 12 dopo la nuova sentenza.
Questo ovviamente non è piaciuto all’agenzia per il libero mercato e la concorrenza, che ha subito obbligato le compagnie, con una nuova sentenza, ad annullare gli aumenti tariffari previsti. Non è soprattutto piaciuto il comportamento delle compagnie (Wind-3, Vodafone, TIM, le quali detengono il 90% del mercato), che praticamente tutte insieme hanno operato l’aumento, azione vista completamente scorretta dall’Antitrust che ha minacciato severe multe (anche del 10% del fatturato annuo) per danni alle utenze. Esse infatti sarebbero rimaste inermi di fronte a questi considerevoli aumenti, non potendo cambiare operatore per migliorare la situazione poichè tutti avevano deciso in contemporanea di aumentare i prezzi.
La risposta di Vodafone
La prima a recepire il messaggio e correre ai ripari è stata Vodafone, che ha dichiarato di aver congelato gli aumenti fino alla sentenza che si pronuncerà dopo il ricorso che le compagnie faranno per andare contro tale decisione. Ma è bene sottolineare che tutti gli operatori saranno costretti a congelare le tariffe.
È però notizia che proprio la stessa Vodafone ha deciso, per la prossima estate, di rimodulare le tariffe alzando da 1,5 a 2 euro gli abbonamenti in linea fissa e mobile. È lecito aspettarsi che tutti gli altri faranno lo stesso, per difendersi a loro modo dalle continue docce fredde che l’Antitrust gli sta propinando, con una serie di sentenze tutte a loro sfavore che stanno minando i loro profitti.
Continuerà sicuramente ancora a lungo questa serie di polemiche sulle rimodulazioni, scatenate da queste sentenze che hanno portato le compagnie a reagire di conseguenza. Ricordiamo che gli utenti possono sempre decidere di rescindere il contratto con la propria compagnia se essa effettua delle rimodulazioni. Stanno però fioccando offerte attira-clienti che potrebbero far gola a chiunque, perciò occhi aperti che alla fine ci si potrebbe anche guadagnare da questa situazione.