Sky, i rincari non sembrano destinati ad essere bloccati dalla decisione dell’Antitrust di vietare gli aumenti dell’8,6% per tutti gli utenti delle varie compagnie telefoniche italiane. Gli abbonati alla pay TV si troveranno una brutta sorpresa in bolletta a partire dal 1 Aprile 2018.
La notizia è risaputa, ma con i recenti aggiornamenti in merito alle decisioni da parte dell’Antitrust, è doveroso un importante appunto per spiegare la situazione di Sky in merito. Dagli inizi di Febbraio, Sky ha comunicato ai propri abbonati la decisione di adottare dei rincari sul prezzo dei singoli abbonamenti, con l’ormai imminente ritorno alla fatturazione mensile. Gli aumenti, stando a quanto annunciato in precedenza, saranno dell’8,6% rispetto all’attuale prezzo di listino.
Sky: i rincari non si fermano, che brutta sorpresa per gli abbonati
Qualche giorno fa, invece, ecco comparire la decisione dell’Antitrust di bloccare gli aumenti per Wind, Vodafone, TIM e 3 Italia. Ma Sky?. Ebbene, la pay TV non rientra tra le aziende colpite dall’Autorità italiana, pertanto dal 1 Aprile tutti i pacchetti subiranno un aumento dell’8,6% nel prezzo.
Di seguito vi proponiamo i costi aggiornati:
- Pacchetto Cinema – 16,20 euro al mese invece che 15 euro.
- Pacchetto Sport – 15,20 euro al mese invece che 14 euro.
- Pacchetto Calcio – 15,20 euro al mese invece che 14 euro.
- Pacchetto TV – 21,60 euro al mese invece che 19,90 euro.
- Opzione HD – 6,40 euro invece che 5 euro.
- Pacchetto Famiglia – 5,40 euro al mese invece che 4,99 euro.
- Multiscreen – 16,20 euro invece che 15 euro.
- Sky Q Plus – 21,40 euro invece che 21.
Tutti i rincari colpiranno ogni singolo abbonato a Sky. Ricordiamo, però, che porteranno a pagare una quota mensile più alta, ma che non sarà estesa all’annuale.