Facebook è caduta recentemente sotto il fuoco dello scandalo Cambridge Analytica che ha portato alla luce innumerevoli soprusi alla privacy ed alla sicurezza dei dati utente. Gli ultimi rapporti alzano il livello di allarme e pongono in evidenza tutte le malefatte di una piattaforma che non ha più la fiducia degli utenti.
Facebook: non hai segreti, sanno tutto
Mark Zuckerberg si è reso complice di una raccolta indiscriminata dei dati personali degli utenti. Un episodio che ha toccato a tal punto la comunità da portarla alla cancellazione di numerose pagine e account. Anche il co-founder di Whatsapp, Acton, aveva lanciato un allarme in settimana su Twitter, dove si è potuto leggere “Eliminatelo Subito”.
A quanto pare Acton aveva ragione ed anzi aveva addirittura sminuito quelle che sono state le reali malefatte di Facebook. Stando agli ultimi report pare che registri chiamate e dati sensibili importanti derivati dall’analisi degli SMS siano caduti in mano alla piattaforma. Una piattaforma che di certo non si è fatta scrupoli nel prelevare indebitamente miliardi e miliardi di byte di informazioni sensibili.
Facebook Messenger in particolare ha consentito di trasferire grandi quantità di dati prendendo il posto del client principale per la veicolazione e la gestione degli SMS. La raccolta dati ha portato nelle mani degli addetti enormi quantità di informazioni sensibili soprattutto su smartphone Android. Per quanto riguarda iOS invece la politica restrittiva ai permessi di accesso alle risorse ha limitato i danni riducendoli pressoché a zero. Infatti su iPhone ed iPad non sono concessi permessi di accesso al registro chiamate ed agli SMS.
Sulla questione è intervenuto anche Tim Cook, amministratore delegato di Apple, il quale ha riferito a chiare lettere che:
“Questa vicenda sia talmente critica e di proporzioni così vaste che probabilmente una legge realizzata appositamente sarà necessaria. La possibilità che chiunque sappia che siti hai guardato per anni, chi sono i tuoi contatti e chi sono i contatti dei contatti, quali sono le cose che ti piacciono e non ti piacciono e ogni più intimo dettaglio della tua vita – dal mio personale punto di vista non dovrebbe esistere.
Da qualche anno ad Apple abbiamo temuto che molte persone nel mondo cedevano i propri dati personali, probabilmente senza capire appieno cosa stessero facendo e che ne sarebbero stati realizzati dei profili molto dettagliati. [Abbiamo temuto] che un giorno sarebbe successo qualcosa e le persone sarebbero state molto offese da ciò che era stato fatto loro senza che se ne rendessero conto. Purtroppo quella previsione è diventata vera più di una volta”
In merito alla faccenda ci si aspetta un chiarimento e se gli utenti siano stati correttamente e preventivamente informati circa le azioni intraprese successivamente a loro danno. A questo indirizzo si possono visionare tutti i dati personali che Facebook possiede. Nel frattempo sentitevi liberi di esprimere qui tutto il vostro disappunto sulla questione.