Sono passati quasi due anni da quando Samsung è stata chiamata a difendersi dalle accuse mosse da un gruppo di difesa dei consumatori olandese. Il gruppo, chiamato Consumentenbond, ha citato la compagnia sudcoreana per presunta negligenza nel momento in cui dovevo emettere gli aggiornamenti software per i propri smartphone. Adesso, dopo appunti quasi due anni, un tribunale olandese ha dato il via a tutto iniziando il processo d’ascolto del caso.
Samsung dovrà difendersi
Lo sappiamo tutti, a meno che si abbia uno smartphone prodotto direttamente da Google, o da qualcun’altro in partnership col colosso dell’informatica, l’aggiornamento di Android sarà un processo assai lungo. Il problema però non è solo con il sistema operativo, ma anche con le patch di sicurezza e altri vari aggiornamenti. Oltre a questo, c’è anche da aggiungere lo standard che prevede che gli smartphone vengano aggiornati, da parte degli sviluppatori, almeno per i primi due anni di vita. Questo rende la finestra in cui un dispositivo viene aggiornato molto piccola.
A quanto pare, ci sono numerosi esempi di Smartphone Samsung che hanno smesso di ricevere gli aggiornamenti ancora prima dello scadere del termine di due anni. La volontà del gruppo di difesa dei consumatori è di rendere questi due anni un regola fondamentale e obbligatoria. Un’altra cosa è di far partire ufficialmente quei due anni al momento dell’acquisto di uno smartphone non al momento in cui raggiunge gli scaffali, virtuali o fisici che siano.
Samsung dovrà difendersi per aver trascurato molti dei suoi dispositivi, soprattutto quelli di fascia più bassa. Ovviamente la linea di difesa si baserà sul fatto che quella dei due anni è una linea guida e non regola ufficiale. Potranno dire che dipende dai singoli dispositivi, infatti il Galaxy S4 ha ricevuto aggiornamenti anche dopo 4 anni.