Per chi conosce Nvidia per le schede video, questa cosa potrebbe confondere, ma non è un errore. Il colosso nel campo della produzione Chip, conosciuto ai più, appunto, per le GPU, collabora da tempo con Uber nel portare avanti questa tecnologia. Sono loro che forniscono parte dei sensori alla macchine per la guida autonoma e questo incidenti li ha ricordato quanto la sicurezza sia fondamentale.
La sicurezza prima di tutto
Questa cosa per loro è importante nel mondo dell’informatica tanto quanto nella vita vera. Nel momento in cui contribuiscono ad un veicolo senza guidatore di andare in giro, non possono permettersi di lasciare niente al caso. L’amministratore delegato della compagnia è voluto intervenire dicendo: “È difficile, la sicurezza è l’unica cosa più importante. È una tecnologia davvero difficile, è probabilmente la tecnologia di calcolo più difficile che abbia mai incontrato”. Tolto l’uso più volte della parola “difficile” per sottolineare la cosa, ha definito il tutto come il più grande dei problemi informatici, ma non ha menzionato che avrebbero sospeso i test di guida autonoma.
Questo stop si unisce a quello proprio di Uber, che, ancor prima del blocco imposto da governatore dell’Arizona, aveva deciso di sospendere tutti i test a livello nazionale. La compagnia aveva garantito sicurezza tanto da essere riuscita ad ottenere il permesso di effettuare i test senza il guidatore di sicurezza proprio in quello stato. L’incidente fatale del 18 marzo, anche per quanto risulti controverso, è un fallimento nel rispettare tale aspettativa.
Per quanto la fuori ci siano altre compagnie impegnate a far progredire questa tecnologia, due colossi se ne sono tirati fuori momentaneamente. Questo rallenterà l’innovazione, ma Nvidia, per non abbandonare completamente la cosa ha introdotto una nuova piattaforma. Si chiama Drive Constellation è consentirà agli sviluppatori di veicoli autonomi di testare i loro algoritmi attraverso simulazioni virtuali.