Ormai siamo tutti al corrente dello scandalo che ha travolto Facebook nelle ultime settimane. Si tratta di Cambridge Analytica, il social avrebbe passato informazioni di oltre 50 milioni di utenti ad un’azienda britannica.
Nel lontano 2010, in un’intervista anche Steve Jobs parlò dei problemi che vedeva per la privacy della piattaforma. Ne parlò anche pubblicamente avvertendo Zuckerberg.
Steve Jobs avvertì Zuckerberg riguardo alla privacy di Facebook
Jobs sottolineò nel 2010 i rischi per la privacy del social network. Più precisamente lo fece durante la conferenza D: All Things Digital. Jobs affrontò molti argomenti, il declino di Adobe Flash che era stato accusato per aspetti riguardanti la sicurezza e la privacy. Parlando appunto di questo argomento dichiarò: “Privacy significa che le persone devono sapere cosa stanno accettando quando si iscrivono a qualcosa, ripetendolo loro usando parole semplici. Ritengo che le persone siano intelligenti e alcune accettino di condividere più dati rispetto ad altri. Chiedetelo. Chiedetelo sempre.
Fate anche in modo di non chiedere più nulla se queste si stancano di vedere continuamente le vostre richieste. Indicate loro precisamente cosa farete con i loro dati“. Il giornalista Walt Mossberg gli chiese anche cosa pensasse della privacy di Facebook e Google. Steve Jobs rispose così: “La Silicon Valley non è un blocco monolitico, abbiamo sempre avuto un punto di vista molto diverso sulla privacy rispetto ai nostri colleghi“. Durante questa intervista Zuckerberg era seduto nel pubblico, considerato però ancora troppo giovani per un ruolo così importante.
Il CEO di Apple continuò a parlare delle applicazioni di iOS con il servizio di localizzazione che, per l’accesso a questi dati viene sempre chiesto il consenso all’utente. Vi ricordo che Mark Zuckerberg dovrà testimoniare al Congresso USA. La Commissione del Senato statunitense ha fissato l’udienza per il prossimo 10 aprile e oltre a lui dovranno presentarsi anche i top manager di Google e Twitter.