La batteria del telefono è sottoposta ad un continuo stress. Con l’andare del tempo la sua capacità si riduce e il rivestimento che forma le celle cede sotto il perpetrarsi di azioni scorrette ed a causa della normale usura. Ad ogni modo spesso i diretti responsabili dei problemi Android alla batteria siamo noi stessi. Tantissimi errori rischiano letteralmente di mandare in fumo lo smartphone con gravi conseguenze già viste in passate occasioni.
L’estate si avvicina e come al solito ci scordiamo lo smartphone sul cruscotto. Non è una buona abitudine. Il calore fa dilatare il materiale di cui sono composte le celle portandole alla rottura. Il risultato? Lo smartphone potrebbe esplodere. Non è uno scherzo. Evitiamo di lasciare il telefono in auto o direttamente esposto al calore del sole o di altre fonti artificiali.
Situazione ancor più pregiudizievole di danni che della precedente. In questo caso si è soliti addirittura rispondere a chiamate o giocare. Se in inverno il pericolo può non essere avvertito, in estate la situazione peggiora notevolmente. Il calore esterno e lo sfruttamento indiscriminato di applicazioni come giochi e streaming portano ad un solo risultato: rottura del telefono.
La batteria dello smartphone Android può sopportare qualsiasi cosa. Anche mezze giornate di ricarica ad alta velocità. Niente di più errato. L’esperienza di insegna che non dobbiamo tenere in carica lo smartphone più del tempo necessario. I livelli ottimali di carica si assestano su percentuali comprese tra i 20 ed il 50%
. Entro questo limite il numero di carica sale da 500 cicli a ben 1.000 – 2.500 cicli a seconda dei casi e dei fattori esterni di utilizzo.In questo caso la batteria deve essere ricaricata quando sopraggiunge il primo alert del 15% e deve essere ricalibrata soltanto una volta al mese per ripristinare i livelli di batteria Android.
La prima cosa da considerare quando si utilizza uno smartphone è questa: usare sempre gli accessori originali. In questo caso il caricabatteria originale. Perché? Semplicemente perché il costruttore modula i sistemi di ricarica per il vostro specifico smartphone. Altrimenti avremo un unico caricabatteria per tutti i nostri dispositivi.
Ogni sistema dispone infatti di ben specifiche caratteristiche di tensione-corrente in uscita. Un caricabatterie concepito ad esempio per Galaxy S8 è diverso da uno concepito per Galaxy S9, anche se abbiamo le stesse capacità d’uscita. Scegliete sempre accessori originali e, se proprio non potete farne a meno, utilizzate componenti in linea con i valori di potenza richiesti. Tanto prima si completerà la ricarica, tanto meno si usurerà la batteria. Ecco perché è preferibile anche ricaricare smartphone Android da presa di corrente piuttosto che da Personal Computer ed altre prese USB.
Siete d’accordo con quanto detto fin qui? Siete stati protagonisti di qualche caso di esplosione dovuto ad un utilizzo non consono degli smartphone? Fatecelo sapere.