conti correnti truffe

Sono passati anni eppure le truffe sui conti correnti non si sono placate del tutto, soprattutto con l’innovazione della tecnologia. E’ diventato sì più difficile, ma non impossibile agire ai danni dei clienti perché – bene o male – qualcuno poco informato e ingenuo lo si trova sempre.

Proprio il 29 marzo sono state arrestate circa 20 persone tra l’Italia e la Romania, accusate di aver organizzato truffe online: gli hacker agivano con la tecnica del phishing inviando, ai malcapitati, email ‘trabocchetto’ con un link su cui cliccare; una volta cliccato il link presente nell’email, i truffatori entravano in possesso di tutti i dati – sia bancari che personali; dopo di ciò, le carte delle vittime venivano completamente svuotate e i soldi venivano caricati su altri conti correnti utilizzando dei prestanome. Con questo procedimento, i truffatori sono entrati in possesso di oltre un milione e 200 mila euro.

 

Le tecniche più diffuse per svuotare il conto corrente

  • Clonazione. La clonazione è tra i metodi più diffusi: gli hacker clonano la carta di credito o il bancomat per ripulire il conto della povera vittima.
  • Con lo skimming si ha la violazione fisica di ATM e POS – ovvero il dispositivo elettronico che accetta e incassa i pagamenti del cliene in seguito all’acquisto fatto. Il truffatore registra le informazioni della carta della vittima in questione e, in seguito, cancella i dati dalla carta per inserirli su una nuova.
  • E’ uno dei metodi più usati: il truffatore invia un’email o un SMS in cui vengono richiesti dati personali e bancari e password. Inoltre, nelle email inviate, è presente un logo molto simile alla Banca dell’inconsapevole vittima.
  • Shoulder Consiste in una telecamera nascosta alle spalle del cliente, nei pressi di uno sportello a pagamento, che registra i dati e i pin della carta di credito.
  • Social engineering è una truffa molto nota: il truffatore si finge un operatore bancario e cerca di estrapolare il codice segreto della carta con la scusa di aggiornare il sistema o risolvere un problema.
  • Il trashing avviene quando la vittima getta, ingenuamente, la ricevuta del bancomat alla fine di un prelievo; il truffatore la recupera e risale agli estratti conti spesso con software competenti.

Gli hacker e i truffatori prediligono le categorie più deboli o poco informate, come ad esempio gli anziani. Inoltre, le vittime vengono scelte anche in base alle somiglianze fisiche col truffatore. Il modo migliore per evitare una truffa è essere ben attenti e conoscere i possibili metodi utilizzati per hackerare la carta. Se ci fosse il dubbio di un tentativo di truffa, è consigliabile chiamare il prima possibile le forze dell’ordine, bloccare la carta e cambiare i dati. Inoltre, c’è la possibilità di attivare i servizi informativi online e tramite SMS: questi vi informeranno immediatamente dei movimenti di denaro sul vostro conto.

Articolo precedenteVolantino Unieuro: imperdibili offerte e sconti da capogiro annientano MediaWorld e Expert
Articolo successivoPhishing, il fenomeno che negli ultimi mesi ha invaso le nostre email