Creato un pesce robotico per condurre ricerche sui fondali marini Un team del Laboratorio di Computer Science e Intelligenza Artificiale del Massachusetts Institute of Technology (MIT) ha sviluppato un pesce robot progettato per la ricerca marina. Il pesce in questione si chiama Sofi, e può nuotare a fianco di pesci veri nell’oceano senza spaventarli.

Il robottino subacqueo fa un’imitazione di altri pesci e può controllare la propria galleggiabilità. Questa un’invenzione che profuma di ricerca è stata annunciata questa settimana sulla rivista Science Robotics.

Cosa fa il robot SoFi

SoFi è in grado di condurre uno studio in tempo reale degli ecosistemi marini attraverso la sua fotocamera integrata e un design flessibile che consente anche di accedere facilmente a complesse aree sottomarine, come le barriere coralline, e con manovre agili.

Il robot misura 0,47 x 0,23 x 0,18 metri e pesa 1,6 chilogrammi e ha un’autonomia di 40 minuti, grazie a una batteria al litio. Oltre alla coda, composta da plastiche flessibili stampate in 3D e silicone, ha un serbatoio di galleggiamento che consente di controllare la sua capacità di galleggiare autonomamente e un sistema di propulsione più silenzioso rispetto alle eliche tradizionali, aiutando il mimetismo che lo caratterizza.

I suoi occhi sono una fotocamera che cattura immagini e video ad alta risoluzione che trasmette dal vivo e i ricercatori usano un controller Super Nintendo per guidare SoFi attraverso il fondo marino.

SoFi, che è già stato testato sulle Rainbow Reef delle Fiji, nuota grazie a un motore che pompa l’acqua all’interno di due camere situate all’interno della coda, lavorando come i pistoni su un motore.

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