Una cosa è certa sulle nuove tecnologie: oltre al loro scopo originale, si riesce sempre a trovare un’applicazione anche nell’industria della guerra o in quella del porno, se non in entrambe. Il Pentagono al momento, tra le altre cose, è al lavoro su un progetto relativo all’intelligente artificiale in partnership con Google. Il problema è che 3.100 dipendenti del colosso dell’informatica hanno firmato una petizione per chiedere alla dirigenza di tirarsene fuori.
Il progetto del Pentagono
L’obiettivo del team che lavora dentro le mura di uno degli edifici iconici degli Stati Uniti è quello di creare un’intelligenza artificiale sfruttabile per l’analisi dei video per la sicurezza del paese. Ovviamente presenterà anche un aspetto più offensivo, ovvero migliorare il targeting dei droni. Proprio questo punto è quello contestato dai dipendenti.
Il progetto, che prende il nome di Maven, era stato annunciato per la prima volta nel maggio del 2017. Il tutto era partito come l’applicazione della nuova generazione del “machine learning” che sarebbe servito per l’analisi di grandi quantità di dati. Per Google doveva essere tutto qui, ma sapeva benissimo che la sua tecnologia poteva essere usata anche per altro. I dipendenti avevano paura che la collaborazione avrebbe macchiato il marchio della società.
Tra l’altro, sempre citando la petizione, i dipendenti sono preoccupati del futuro di tale tecnologia. L’intelligenza artificiale è messa in discussione da molti personaggi noti, e usarne alcune per scopi militare diciamo che potrebbe far cadere il termine fantascienza dai film di Terminator.
Insomma, per quanto Google sia in una buona fede, i rischi ci sono. Adesso bisogna vedere cosa deciderà la compagnia.