Dopo il susseguirsi di annunci sul web, Valve ha deciso di smentire ufficialmente l’accantonamento delle Steam Machine, aggiungendo che lo sviluppo di tali hardware per il gaming, supportati da SteamOS e Linux, prosegue.
Qualche giorno fa, le notizie di corridoio sul possibile stop alle console Steam fioccavano su quasi tutti i siti web specializzati, tanto che il colosso dell’entertainment ha deciso di spegnere i rumor. Le Steam Machine furono in origine introdotte da Valve nel lontano 2015 con l’obiettivo di fornire agli utenti un ecosistema hardware di gioco per sviluppare il sistema operativo targato Steam e basato su kernel Linux.
La smentita di Valve spiega che le pagine dello store riguardanti le Steam Machine furono tolte a causa del basso traffico utenti che ricevevano. Quindi Valve, in sostanza, ha negato di aver terminato lo sviluppo delle sue console, ma almeno ha ammesso che il progetto è stato un fiasco di pre-vendite.
Sebbene molte Steam Machine sono rimaste invendute, le loro ragioni nel voler continuare a sforzarsi per offrire al mondo una piattaforma di gaming aperta e competitiva rispetto ai colossi dell’entertainment non sono cambiate. Il lavoro prosegue, sempre su base Linux, perché Valve crede di poter sviluppare ecosistemi di gaming liberi e funzionali, orientati alla soddisfazione degli utenti.
Facciamo un po’ di chiarezza su Valve
Per gli increduli alle promesse di Valve, c’è da dire che l’azienda non ha mai seguito una vera road map sul progetto né ha mai fissato delle scadenze. Come successe per il progetto della SteamVR, le Steam Machine sono delle iniziative, e come tali non hanno né inizio né fine. Non c’è alcuna sicurezza se queste iniziative diventino mai realtà e, per ora, il progetto principale su cui Valve è focalizzato è Vulkan, ovvero la versione Linux delle DirectX di cui la compagnia ha bisogno per continuare i suoi piani nel gaming. Sì, perché, dopo tutto, senza un ambiente di sviluppo competitivo nel settore videogame, la piattaforma Steam OS non avrebbe mai ragion d’essere.