malware Android carta di creditoAndroid e tutti i suoi utenti sono in preda al delirio di un’applicazione che si presenta come un gioco innocuo ma che in realtà è qualcosa di molto più pericoloso. Il rischio non è quello di rimanere incollati al display del vostro telefono per ore ma piuttosto quello di vedere un azzeramento del vostro conto in banca.

Applicazione Android truffa gli utenti: non cascateci

Google ha appena eletto le Android Excellence Apps 2018 selezionando 16 soluzioni software di indubbia utilità ed affidabilità. Ciononostante non tutte le applicazioni che popolano lo store di Google possono dirsi tanto affidabili. Ne è un caso lampante Pingu Cleans Up. Una volta lanciata l’app appare gradevole ed user friendly ma si veste di mentite spoglie, ed il risultato è presto visibile.

Dopo averla avviata ed utilizzata per personalizzare un “pinguino digitale” tenta di estorcere i dati della carta di credito attraverso una finestra che richiede l’iscrizione al servizio. La conferma è letale. Si attiva un servizio in abbonamento che prosciuga il nostro conto in banca prelevando a nostra insaputa €5.49 ogni settimana. 

Il fatto di non accorgersi dell’ammanco porta a disagi economici notevoli sul lungo periodo. Cosa che potrebbe accadere in luogo di continue e diversificate transazioni bancarie. Come se non bastasse gli utenti che non hanno ancora collegato una carta vengono spronati alla selezione di un altro metodo di pagamento per procedere alla sottoscrizione. Il risultato è identico.

Si tratta chiaramente di una truffa bella e buona a cui si pone fine soltanto annullando la relativa iscrizione. Il tempo gioca un ruolo cruciale. Qualcosa come €5.49 a settimana corrispondono alla bellezza di circa €264 all’anno.

Ovviamente non vogliamo seguire le orme dei 100.000 malcapitati caduti vittima del raggiro. Pertanto si consiglia di utilizzare in primo luogo il buon senso. Secondariamente controllare recensioni e testimonianze online lanciando una semplice ricerca. Il fatto che si richieda un’iscrizione dopo l’installazione (senza specificare acquisti in-app) è di per sé indice di poca affidabilità.

Ci siete cascati? Fatecelo sapere e seguiteci per rimanere sempre aggiornati su eventuali nuove minacce.

Articolo precedenteWhatsapp, in arrivo un nuovo importante aggiornamento con audio bloccati
Articolo successivoGoogle Maps: 10 trucchi per utilizzarlo al meglio sul tuo smartphone