Ma esistono anche dei sottili meccanismi che possono anche far perdere il sonno ai proprietari di questi preziosi oggetti. Nel linguaggio comune questi sottili meccanismi vengono chiamate “truffe”.
Esistono tanti tipi di truffe. Magari non si legge attentamente un determinato contratto, oppure non si fa caso alle promozioni che, magari anche inavvertitamente, vengono attivate. Oppure ancora l’utente comincia a navigare in siti web poco raccomandabili dove, cliccando su una semplice area, succedono delle cose parecchio discutibili.
Quali sono, quindi, i rischi maggiori che può correre un proprietario di Postepay?
Per quanto riguarda le truffe più comuni, c’è quella del furto del codice PIN a sedici cifre. Per chi non sapesse di cosa si tratta, è il numero che si trova dietro alla carta. Dopo aver rubato questa serie di numeri, il malfattore che ha compiuto il misfatto ha praticamente la strada spianata verso i risparmi dell’effettivo proprietario della Postepay.
Quindi, l’avvertimento è questo: mai inserire queste preziose informazioni in Internet, a meno che non siate effettivamente sicuri che si tratti di un sito estremamente affidabile, come ad esempio Amazon.
Ma ci sono tanti altri tipi di truffa. Un’altra che recentemente sta spopolando, facendo anche parlare parecchio di sé, è quella dei call center
. La metodica procedura delle persone che si celano dietro a questi crimini è quasi sempre la stessa; digitano il numero del cellulare collegato alla carta, e, dopo che il proprietario ha risposto, ecco che chiedono informazioni di ogni genere, dal PIN, al numero della carta, fino anche ad arrivare alle generalità personali del povero malcapitato. Spesso utilizzano scuse, quali l’aggiornamento della carta, oppure un controllo postale.Leggi anche: Postepay: allarme truffe per i clienti Wind, Vodafone, Tre e Tim
Il proprietario della carta, specialmente se si tratta di una persona poco pratica in queste situazione, concede ingenuamente tutto ciò che gli viene richiesto e da qui alla perdita dei propri soldi è un attimo.
L’avvertimento in questo caso è molto simile a quello precedente: accertatevi sempre di chi raccoglie i vostri preziosi dati, e se non siete convinti della situazione in cui vi trovate, riattacate.
Esiste ancora un’altra modalità di truffa molto comune, ed è basata sul NFC. Il Near Field Communication, per chi non lo sapesse, è una tecnologia, che permette la connettività senza fili in brevi distanze. Il malintenzionato potrebbe sfruttare proprio questo sistema per poter addebitare alla carta del proprietario delle cifre significative, senza lasciare traccia del suo passaggio.
Anche in questo caso l’avvertimento è semplice: non lasciate mai la vostra carta incustodita, specialmente in luoghi che non siano le vostre abitazioni.