truffe sms Oggi amarcord dei tempi andati. Vi chiederete infatti perché nel 2018 parliamo ancora di SMS. Sappiamo tutti come i servizi di messaggistica istantanea hanno largamente soppiantato gli SMS. Stiamo parlando degli usatissimi Whatsapp, Telegram e compagnia bella, per non parlare dei social network.

Facebook, Twitter, Tumblr, Instagram e via dicendo hanno fatto sì che non solo sia normale scambiare informazioni in tempo reale, ma addirittura condividere buona parte della propria vita quotidiana. Manco fossimo in un documentario antropologico, tutti i giorni vediamo sfilare davanti ai nostri occhi le attività giornaliere dei nostri amici virtuali. Parlo delle storie su onnipresenti, su Instagram, Facebook e Snapchat e di tutti i post che invadono le nostre bacheche elettroniche.

Ma oggi facciamo un salto nel recente passato. Quando si pesavano con attenzione le parole da scrivere nei messaggi perché costavano non poco e il credito si esauriva regolarmente prima del previsto. Parliamo infatti dei vecchi SMS.

Oddio vecchi, nessuno li ha ancora mandati in pensione, ma per lo più svolgono funzione informativa da parte delle agenzie telefoniche o altri servizi di controllo. Per esempio quelli offerti da molte banche per tenere sotto controllo il nostro conto bancario.

SMS, le truffe più diffuse del 2018

Purtroppo è proprio qui che si nasconde l’insidia, se credevate che le truffe tramite SMS fossero uno spiacevole ricordo del passato vi sbagliate. Lo provano le numerose testimonianze di truffe e raggiri che possiamo dividere in due categorie.

La prima è quella delle truffe che mirano ad impossessarsi dei codici di carte prepagate o carte di credito. Non so se ne abbiate già sentito parlare ma ultimamente sono tornate molto in voga questo tipo di truffe. Il nome con cui vengono riconosciute è Phishing.

Questo tipo di truffa simula una comunicazione ufficiale di un’ organizzazione che ha la nostra fiducia e a cui è legata una carta in nostro possesso. Per esempio possono arrivarvi dei messaggi dove il mittente si spaccia per le Poste Italiane o si finge un operatore della vostra banca.

Questo tipo di messaggi può arrivare tramite Whatsapp, tramite e- mail, tramite servizi di call center truffaldini e appunto tramite SMS. Il contenuto è una scusa per invitarvi o a cliccare sopra un link fraudolento o per indurvi a comunicargli dati sensibili della vostra carta.

Una o volta caduti nel loro tranello vi svuoteranno il conto e addio risparmi.

La seconda truffa è più vecchia ma ancora attuale. Consiste sempre nella ricezione di un messaggio ingannevole, ma cambia il testo. Infatti solitamente comunica di averci scelto casualmente come vincitore di un determinato concorso o premio, oppure ci offre un’offerta particolarmente allettante.

Una volta cliccato sul link che ci viene proposta si aprono numerosi pop up cosi da stornare la nostra attenzione da un virus che può o sottrarci dati personali o svuotare del credito il nostro telefono.

Infine sembra che non vengano più usate quelle truffe che attivavano indesiderati e costosi abbonamenti. Noi le citiamo per dovere di cronaca: con il medesimo procedimento descritto sopra, oppure con missclick o pubblicità fraudolente, venivano attivati dei servizi a pagamento che costavano un occhio della testa e che bisognava affrettarsi a disdire. Pena l’ esaurimento del credito.

Per chiudere volevo solo aggiungere che non c’è particolare responsabilità della compagnia telefonica, sono stati colpiti i telefoni di tutti gli operatori, indiscriminatamente.

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