Qualche mese fa, un’azienda operante nel mercato dei semiconduttori, Broadcom, ha fatto un’offerta diretta a Qualcom. Era di 100 miliardi di dollari e serviva ad acquisirla, ma la società ha detto di no e da allora ne sono successe di cose. Broadcom non ha rinunciato e ha provato in tutti i modi di riuscire nel proprio scopo, ma l‘intervento del governo americano ha praticamente bloccato tutto. Adesso, sembrerebbe che Intel voglia acquisire proprio questa società.
“C’è sempre un pesce più grosso”
Andando oltre la citazione di Star Wars, è un rapporto comparso recentemente che proverebbe questa ipotesi. È stato il Wall Street Journal, citando persone note del settore, ha lanciare la notizia che vende Intel alla prese con un’offerta nei confronti di Broadcom. L’incertezza delle fonti però, potrebbe far si che questo non succeda.
La mossa, nel caso avvenisse veramente, non sarebbe così campata in aria. Stiamo comunque parlando di una delle più grandi, se non la più grande, azienda produttrice di chip. Fa strano però, che dopo tutti questi anni, la compagnia non abbia allargato il tiro anche nel mercato dei processori per smartphone. Con l’abbandono di Apple, potrebbe essere definitivamente taglia fuori.
L’acquisto di Broadcom potrebbe capovolgere la situazione, mentre se quest’ultima si accordasse con Qualcomm sarebbe molto peggio, ritrovandosi un concorrente molto più agguerrito. Di sicuro Intel dovrà fare un’offerta bella alta per convincere la dirigenza a farsi acquisire.
Una particolarità di queste aziende è che sono tutte statunitensi, solo che la società a cui fa capo Broadcom ha sede in Taiwan ed è questo il motivo per cui il governo si è intromesso nell’acquisizione di Qualcomm. C’è paura, come nel caso di Huawei, di avere un compagnia proveniente da quella parte dell’Asia che si aggiri libera nel mercato interno americano.