I gruppi sono uno degli strumenti più inflazionati su WhatsApp. Ogni giorno le conversazioni a più di due persone vengono utilizzate per questioni lavorative, di studio o per semplici fatti di vita privata.
Sicuramente è possibile affermare che i gruppi rappresentano un’ottima soluzione per connettere tre o più persone, ma non bisogna dimenticarsi che ci sono anche dei lati negativi.
WhatsApp e il problema dei gruppi aperti
Ad esempio, uno dei lati negativi riguarda la privacy. Da un po’ di tempo a questa parte, WhatsApp – oltre ai classici gruppi riservati – ha messo in circolazione anche i gruppi aperti. Per partecipare a queste conversazioni è necessario cliccare su un link d’invito attraverso il proprio dispositivo mobile o con device desktop.
Le chat aperte mettono in contatto persone sconosciute tra di loro. Spesso, questa tipologia di discussione è utile quando vi sono eventi con partecipanti che non hanno rapporti personali.
Dietro questi gruppi però c’è un pericolo per la nostra sicurezza. Come sottolineato dalle autorità spagnole, WhatsApp non ha ancora fissato i parametri della privacy.
Le chat sono vulnerabili
Secondo quanto si apprende proprio in Spagna, queste chat ci rendono tutti vulnerabili agli occhi di hacker o malintenzionati.
Con un device di non recente fattura (meglio uno smartphone Samsung) e con un minimo di nozioni di codici, gli hacker possono entrare in possesso di informazioni sensibili come dati anagrafici, numero di telefono, foto profilo.
Invitiamo, pertanto, a fare molta attenzione ogni qual volta ci si aggiunge ad un gruppo aperto ed a esporsi il meno possibile dinanzi ad estranei.