Sarete tutti ormai informati dello scandalo Cambridge Analytica che ha coinvolto Facebook, ormai anche tutti i telegiornali ne parlano. Proprio qualche giorno fa, Zuckerberg si è recato all’udienza presso il Senato degli Stati Uniti.
La piattaforma ha rilasciato da pochi giorni anche una nuova funzionalità che permette agli utenti di scoprire se erano nella cerchia degli 87 milioni di utenti a cui hanno preso le informazioni per fornirle alla multinazionale britannica.
Durante la tanto chiacchierata udienza presso il Senato degli Stati Uniti, è stata toccata anche questione che riguarda il microfono di Facebook che, spierebbe i nostri smartphone continuamente. Era praticamente scontato che qualcuno rivolgesse a Zuckerberg questa fatidica domanda. È stato il Senatore Gary Peters con queste parole: “Si o no, Facebook utilizza l’audio dei dispositivi mobili per ottenere maggiori informazioni personali sugli utenti?“.
Mark Zuckerberg dopo l’istintiva risposta “no”, ha voluto aggiungere alcuni dettagli
per chiarire una volta per tutte la questione. Ecco le sue parole: “Senatore, mi lasci fare chiarezza su questo, Lei sta parlando di una teoria del complotto secondo cui non ascoltiamo quello che viene catturato dal microfono e lo utilizziamo per personalizzare gli annunci pubblicitari. Per essere chiari, permettiamo agli utenti di registrare video sui propri dispositivi e condividerli, e i video includono l’audio. Così facciamo anche noi, quando gli utenti registrano un video ci assicuriamo che contengano la traccia audio per garantire il miglior servizio possibile, ma penso che questo sia ovvio. Però ci tenevo a essere esaustivo sotto questo punto di vista”.Sicuramente la risposta di Zuckerberg è esaustiva ma è altrettanto sicuro che si continuerà a parlare delle registrazioni di Facebook. Si parlerà anche delle casuali pubblicità che appaiono proprio dopo aver affrontato determinati argomenti. Continueremo a tenervi aggiornati sulla questione.