Innanzitutto chiariamo che il trading online non è quel mostro che viene spesso descritto. Si tratta di un luogo non fisico dove avviene la negoziazione digitalizzata di titoli finanziari. Che siano azioni, obbligazioni o fondi, una volta avvenivano in luoghi ben precisi chiamati borse valori. Questi erano dei luoghi fisici dove avveniva la negoziazione ed erano presenti in molte delle più importanti città del mondo, in particolare in quelle americane ed europee. Questo avveniva prima dell’avvento della borsa telematica e della possibilità di svolgere queste attività online. Così, citando l’esempio italiano, vennero chiuse le varie borse valori locali, a Roma, Torino, Venezia, Napoli e altre e si mantenne una borsa unica a Milano.
In Italia la borsa telematica viene regolamentata nel 1999, con il “Nuovo Regolamento Consob di attuazione del Testo Unico dei mercati finanziari”. A redigerlo fu appunto la CONSOB, Commissione Nazionale per le Società e la Borsa, è un organo con personalità giuridica e con lo scopo di tutelare gli investitori e di regolare efficientemente il mercato mobile italiano. Tenete a mente questa organizzazione perché ci sarà utile in seguito.
Per effettuare queste negoziazioni è molto importante un intermediario, che renda possibile lo scambio tra chi vende e chi acquista. In cambio dei suoi servigi l’intermediario prende una commissione sulle transazioni. Il termine con cui è nota questa figura è quello di broker. Questa parola che probabilmente non vi è nuova, è entrata nell’immaginario comune anche grazie alle numerose rappresentazione cinematografiche che hanno avuto come protagonista proprio questa figura. In realtà l’immagine fornitaci è spesso distorta, in meglio mitizzandola o in peggio presentandoli come avvoltoi senza scrupoli.
La verità è che non sono altro che indispensabili figure professionali, sia che siano singole persone sia che siano agenzie specializzate. All’interno di questa categoria ci sono persone formate che svolgono correttamente il proprio lavoro e persone che invece cercano di approfittarne. Non c’è da stupirsene considerando le cifre e il denaro che è in gioco in questo tipo di transazioni.
Chiarito l’argomento di cui stiamo parlando, veniamo al cuore dell’articolo. Quando si parla di truffe nel trading online si fa soprattutto riferimento a servizi di brokeraggio truffaldini. Questi si sono sviluppati assieme alla crescita della negoziazione digitalizzata e continuano a mietere vittime tra ignari investitori che si affacciano al mondo del trading. La truffa consiste proprio nella proposta di servizi di broking dietro la promessa di veloci e lauti guadagni. Per entrare in contatto con i nuovi investitori, i truffatori raccolgono dati personali di persone che si avvicinano a questo mondo, per esempio tramite forum di finanza.
Una volta ottenuto un recapito telefonico, i truffatori lanciano la propria rete e aspettano di vedere chi rimarrà impigliato nelle loro trame. Bombardano di telefonate tramite call center dediti alle truffe e chiamata dopo chiamata riescono a convincere qualcuno. Offrono investimenti vantaggiosissimi, con guadagni, promettendo di arricchire chi metterà a loro disposizione i propri soldi. Una volta finiti nelle mani di queste spregiudicate figure sono molti i modi in cui si può venire privati del proprio denaro.
I truffatori possono decidere di svuotare il vostro conto, nel caso abbiano avuto accesso ai codici della vostra carta. Possono usare i soldi messi a loro disposizione in investimenti ad altissimo livello di rischio oppure dedicarli a propri investimenti e ai propri interessi.
La soluzione per prevenire queste truffe e affidarsi a broker che siano riconosciuti, controllati e garantiti dalla CONSOB. Quindi quando scegliete il vostro intermediario, ricordatevi di chiedergli le proprie certificazioni. Sebbene questa sia molto importante ce ne sono molte altre che aumentano il livello di sicurezza e affidabilità di un broker.