Se, infatti, la prima prevede l’ascolto “di oltre 30 milioni di brani supportati da annunci pubblicitari” (fonte: support.spotify.com), la seconda vieta l’ascolto di specifici brani su richiesta e concede la possibilità di saltare i brani solo 6 volte all’ora. Il tutto, ovviamente, supportato da annunci pubblicitari e intervallato da brani di artisti diversi da quelli selezionati. Tale differenza è stata malvista dalla maggiorparte degli utenti ed ha suscitato non poche critiche, rivolte anche al fatto di dover pagare un abbonamento solo per avere la possibilità di saltare le canzoni.
Per far fronte a queste critiche, giunge voce da alcune indiscrezioni che molto presto verranno annunciate nuove potenzialità dell’account gratuito accessibile da mobile, il quale renderà l’esperienza free più simile a quella premium.
A questo proposito, Sporify ha organizzato un evento a New York per il 24 aprile e ha dato come anticipazione un unico e generico “news announcement”, un annuncio di novità, senza spiegare o concedere una première dei suoi contenuti, qualsiasi essi siano.
L’intenzione di Spotify è quella di allargare il bacino degli utenti che utilizzano la versione gratuita, il quale, ricordiamolo, conta la maggioranza degli iscritti, nella speranza che presto o tardi attivino un account premium. Da questo punto di vista, dunque, sembrerebbe derivare l’idea di migliorare l’account gratuito: in questo modo, gli utenti non paganti avrebbero un maggiore assaggio –ergo: una maggiore tentazione- delle potenzialità ottenute tramite il pagamento della quota mensile (9,99 per l’account singolo; 14,99 per l’account famiglia, disponibile per un massimo di 6 utenti; 4,99 per gli studenti). Niente più pubblicità, qualità elevata, ascolto offline e, soprattutto, skip illimitati.
Le possibili novità non finiscono di certo qui: alcune indiscrezioni parlano anche di un accessorio hardware che permetterebbe l’ascolto in auto dei brani presenti nel catalogo. Un prodotto incluso, pare, in un pacchetto a 12,99 dollari al mese.
Certo è che finora si tratta solo di speculazioni e indiscrezioni, come l’idea di un lancio sul mercato dei cosiddetti “smart speakers”, gli altoparlandi da salotto già inaugurati da Apple, ma anche da Google e Amazon. Tuttavia, sembrano essere per lo più voci di corridoio che, nel frattempo, non ricevono smentita o ammissione di sorta. Per avere qualche informazione certa si dovrà aspettare l’evento del 24 aprile.