Ad aprile molti utenti Wind hanno scoperto, forse inaspettatamente, un rialzo delle loro attuali promozioni. Il brand, infatti, proprio nel corso di queste settimane ha dato ufficialmente il via alla sua campagna di rimodulazioni.
A seguito della legge 172/17 che ha vietato i pagamenti ogni 28 giorni, l’azienda ha reintrodotto le tariffe con fatturazione a 30 giorni.
Il risultato concreto, per gli abbonati, è stato un piccolo aumento di prezzo. Al fine di ottenere una somma annua equivalente a quella del 2017 da parte di ogni utente, Wind ha rincarato gli attuali costi dell’8,6%.
I piani dell’azienda, dopo l’applicazione dei nuovi costi, sono stati rovinati dall’AGCOM. L’ente che lotta per i diritti dei consumatori
ha ammonito tutti i provider per aver applicato aumenti dopo il provvedimento del Parlamento.Vodafone è ritornata indietro. Wind, invece, ha deciso di scegliere la strada di rimborsi e sconti.
Dal prossimo mese di maggio i costi degli abbonamenti cambieranno ancora. Anziché l’8,6%, il provider andrà ad applicare un aumento dell’8,3% rispetto alle cifre di inizio anno e del 2017. Per i clienti si tratterà di pochi centesimi risparmiati.
Al fine di far equivalere la sua scelta aziendale, inoltre, Wind effettuerà sempre a maggio anche dei rimborsi cash pari allo 0,3% dei costi sostenuti ad aprile. I soldi saranno rimborsati sotto forma di credito extra nei primi giorni del prossimo mese.