La Mela fa sapere comunque che i dati sensibili dei suoi utenti sono assolutamente al sicuro, e che la vicenda non tocca il servizio iCloud.
Ecco quanto affermato da Apple:
”In molti casi, i leakers non sono disposti a perdere. Invece, le persone che lavorano per Apple sono spesso prese di mira da stampa, analisti e blogger che fanno amicizia con loro su social network professionali come LinkedIn, Twitter e Facebook e iniziano a curiosare per ottenere informazioni. Anche se può sembrare lusinghiero essere avvicinati, è importante ricordare cosa c’è in gioco. Il successo di questi outsider viene misurato ottenendo da te i segreti di Apple e rendendoli pubblici. Uno scoop su un prodotto Apple inedito può generare un traffico enorme in termini di visite. Ma l’impiegato Apple che rivela informazioni interne ha tutto da perdere.”
Non si rischia solo il lavoro, ma persino il carcere. Una macchia così grande sul profilo di una persona può essere devastante per la vita personale e professionale.