Nell’ambito del loro studio, recentemente pubblicato sulla rivista Scientific Reports, i ricercatori hanno utilizzato i dati sullo stato di salute di 10.000 persone, raccolti tra il 2003 e il 2006 durante il National Health and Nutrition Examination Survey degli Stati Uniti. Il database includeva informazioni sui movimenti delle persone che indossavano braccialetti intelligenti che riflettevano il numero di passi compiuti, il tempo di riposo, la massima intensità della loro attività fisica.
Gli scienziati hanno utilizzato una rete neuronale per rilevare i modelli di movimento più rilevanti e stabilire la loro relazione con la salute generale e l’aspettativa di vita. Hanno inoltre sviluppato un algoritmo basato sull’intelligenza artificiale per insegnare alla rete neurale a collegare determinati schemi e movimenti ripetuti con i dati della storia medica.
L’intelligenza artificiale ha soddisfatto il compito: è riuscita a individuare le persone nel gruppo ad alto rischio e determinare la loro età biologica in modo più accurato rispetto ai medici, ricorrendo ai metodi tradizionali. “Siamo riusciti a dimostrare che l’intelligenza artificiale permette di valutare in modo non – invasivo l’età biologica degli esaminandi e la probabilità di andare incontro alla morte“, ha spiegato uno degli autori dello studio, il direttore scientifico di Gero, Piotr Fédichev.
Fédichev ha aggiunto che, per ottenere risultati affidabili, non sono necessari test medici. Infatti, sono sufficienti i dati sui movimenti della persona, raccolti da un braccialetto intelligente.
Gli scienziati sperano che il loro algoritmo aiuti le organizzazioni mediche e assicurative a ottimizzare il lavoro con persone la cui salute potrebbe essere a rischio. Nella società Gero si è anche sviluppato un prototipo di applicazione mobile basato sull’innovativo algoritmo. La versione beta è ora disponibile.