Dalle notizie uscite in questi giorni sembra ovvio che Apple stia cercando di disincentivare in qualunque modo i negozi di riparazione non ufficiali. Prima sono comparsi dei report che parlano di iPhone 8 con il touch del display non funzionanti a causa dell’uso di pannelli di terze parti. Poi sono giunte le notizie di iPhone con display originali il cui sensore per la regolazione delle luminosità non funzionante perché la sostituzione è stata fatta in un negozio non autorizzato. In realtà non c’è da stupirsi, è anni che Apple cerca di creare un monopolio.
Davide contro Golia
L’anno scorso Apple ha intentato causa contro un negozio di riparazione norvegese dopo che la dogana aveva sequestrato una spedizione di schermi di ricambio per iPhone 6 e 6S. La dogana ha contattato la compagnia che ha agito, ma per fortuna del piccolo imprenditore, il tribunale ha dato ragione a lui.
Il motivo del blocco alla dogana dei display è dovuto al fatto che su di esso c’erano il logo di Apple cancellato. Se fosse stato questo il pomo della discordia, probabilmente avrebbe vinto la società di Cupertino, ma loro sono voluti andare oltre. Hanno cercato di convincere l’imprenditore a smettere di trattare i loro dispositivi.
Per fortuna, in Norvegia le leggi non proibiscono ai negozi di riparazioni di ordire schermi da dall’estero che sono al 100% compatibili, l’importante che non venga usato il marchio ufficiale di Apple. Considerando che tale logo, in questo caso, era solo all’interno l’utente finale non poteva vederlo. Per questo il tribunale non ha ritenuto che fosse una violazione del marchio di fabbrica
Per i negozi in Europa è di sicuro un bella notizie e posso stare più tranquilli in merito, ma negli Stati Uniti e tutta un’altra storia. Apple sta facendo pressioni sul governo contro il diritto alla riparazione. Stanno facendo di tutto per ottenere il monopolio.