È comparso da poco il benchmark di un dispositivo Xiaomi alimentato da un processore mai visto dagli smartphone dell’azienda cinese. Il nome in codice del dispositivo è Cereus il quale presenta un processore octa core MediaTek MT6765 affiancato da 3 GB di RAM e gestito da Android 8.1 Oreo. Come capita spesso, è stato visto sulla piattaforma Geekbench.
Xiaomi Cereus
Cercando un attimo informazione su tale processore, l’MT6765, si scopre che è costruita con un’architettura a 12 nm, come l’Helio P60. In comparazione quindi dovrebbe essere più potente dello Snapdragon 450 di Qualcomm che tra l’altro ha un nodo da 14 nm. Per il benchmark, il processore di Cereus è impostato a 2.0 GHz come velocità di clock.
L’immagine mostra come lo smartphone abbia ottenuta un punteggio di 745 nel test single core mentre nel multi ha preso 3562. Il dispositivo usato per testare il processore MediaTek invece ha ottenuto rispettivamente 826 e 3803. C’è da dire che per questo test, la velocità di clock era stata imposta ad un buon alto 2.3 GHz.
C’è un altro smartphone alimentato da tale processore il cui benchmark è comparso il mese scorso. Il dispositivo è di Vivo con il nome codice di PD1803. Anche questo ha ottenuto dei punteggi leggermente più alti rispetto a quello di Xiaomi. Con la stessa velocità di Clock, ma 4 GB di RAM ha ottenuto 840 e 3687.
Arrivando alle teorie e speculazioni, le ipotesi in merito sono due. O si tratta del Redmi 6A, ma il che risulterebbe strano in quanto il 5A ha appena 4 mesi di vita. L’altra ipotesi è quella sopracitata, ovvero Redmi 5X. Questa è più plausibile in quanto il 4X è stato lanciato ormai da molto, un anno a maggio, e non presenta ancora un successore. Se così fosse, tra non molto vedremo la sua presentazione ufficiale, magari insieme al Mi 6X.
Per rimanere in tema, sia di Xiaomi che proprio della serie Redmi, ecco la nostra recensione del Redmi 5 Plus.