L’ultimo articolo scritto su Machine Learning Journal, uno dei blog di Apple, mostra come la società abbia intenzione applicare l’intelligenza artificiale a Siri. L’assistente virtuale della società, che ormai ha quasi sette anni essendo stata lanciata nel 2011, ha proprio il vanto di essere una degli assistenti più vecchi. Proprio per questo, e considerando che spesso Google Assistant e Alexa sono considerati migliore, Apple sta cercando di riportare in auge la sua creatura.
“Hey Siri”
L’iconico comando vocale che Apple usato per anni, permetteva al dispositivo di registrare la voce al primo utilizzo. Nonostante questo però, poteva capire che si attivasse senza motivo e la compagnia stessa ha ammesso di aver identificato sostanzialmente due diverse modalità in cui questo avveniva.
Il più fastidioso di tutti è sicuramente quello che vede l’attivazione dell’assistente virtuale a causa dell’uso di frasi simili, da noi stessi usate o da persone nelle vicinanze, che Siri interpreta in modo sbagliato. L’altro è quello in cui qualcun’altro nelle vicinanze, o per scherzo o perché ha un dispositivo simile, utilizza le parole magiche.
Entrambi sono praticamente dovuti ad un aggiornamento fatto nel 2015 che ha permesso agli iPhone di ascoltare costantemente gli utenti. Cosa che dovrebbe cambiare a seguito dei prossimi aggiornamenti in cui sarà integrato l’uso dell’apprendimento automatico. Questo aiuterà l’assistente ad ascoltare con priorità la voce del proprietario effettivo ignorando gli estranei. Secondo Apple, questo ridurrà le attivazioni involontarie persone del 50% e da parte degli altri del 75%.
Un altro obiettivo è rimuovere la configurazione iniziale che prevede l’inserimento di 5 comandi vocali diversi, più i 35 facoltativi. Vogliono consentire a Siri di iniziare il processo di apprendimento sin da subito, dalla prima parola detta dell’utente. Questo, non si sa quando verrà implementato, magari direttamente con iOS 12 che vedrà il suo annuncio ufficiale fatto a giugno di quest’anno.