Samsung Galaxy Note 9 rientra nell’interesse dei fan del brand sudcoreano ed in quello di tutti coloro che quest’anno si aspettano qualcosa in più dal phablet della famigerata compagnia. In merito si sta discutendo su quelle che potrebbero essere le potenziali specifiche tecniche emerse a quasi 6 mesi dalla sua presentazione ufficiale. Scopriamole.
Samsung Galaxy Note 9: innovazione e rivoluzione
Il nostro interesse per Galaxy Note 9 è affiorato a galla nel momento in cui si sono anticipate le novità per il display e la batteria che prendono notevolmente le distanze da quanto fatto in occasione di Galaxy Note 8, che nella nostra recensione ha saputo certo dare ampia manifestazione di forza ma contenimento nel comparto energetico e dell’innovazione dei display.
Con il nuovo prodotto in arrivo ad una sua presunta presentazione da volersi come di consueto in agosto si conosceranno invece alcune novità. Novità che si concretizzeranno in particolare su un presunto e rinnovato comparto hardware che pur mantenendo per il display il medesimo form factory estende la diagonale a 6.4 pollici ottimizzandone implementazioni e design.
Allo schermo con risoluzione Quad HD+ si contrapporranno le potenzialità di un sistema con cuore pulsante Qualcomm per le versioni d’oltreoceano ed Exynos per quelle europee. In ambedue i casi si parlerà rispettivamente di soluzioni che mantengono un feeling diretto con le attuali soluzioni della gamma Galaxy S9 e quindi Snapdragon 845 ed Exynos 9810. Niente di speciale quindi sul fronte delle implementazioni ai SoC, già viste ed apprezzate in questa prima parte dell’anno con Galaxy S9. Questo a meno di prendere per buone le considerazioni fatte a proposito dei successori SD 855 ed Exynos 9820.
Cambia ad ogni modo la gestione del comparto memoria che di default prevederà associazioni di 6/128GB rispettivamente per RAM e ROM che in quest’ultimo caso prevede anche l’espansione tramite microSDXC Card.
Ancora una volta si conterà sul supporto diretto alla doppia fotocamera posteriore contro eventuali altre previsioni che vorrebbero invece un comparto triple-Cam sulla falsa riga delle proposte Huawei P20 Pro. Ciononostante i cambiamenti saranno apprezzabili anche su questo fronte e garantiranno l’introduzione di una modalità Super Slow Motion ancor più ottimizzata da sfruttare attraverso gli obiettivi da 12 Megapixel.La novità più interessante? Sicuramente quella relativa alla possibilità di ottenere un sensore per le impronte a schermo sul quale pende però una pericolosa incognita causata da una non ancora perfetta ottimizzazione delle tecnologie.
Un device che non si farà certo mancare ottimizzazioni e miglioramenti specifici anche per le funzionalità esclusive della Samsung Pen e le contromisure di sicurezza che vedono in primo piano lo scanner dell’iride. Ampio spazio anche ad un nuovo sistema di ricarica wireless ed il supporto diretto alla Docking Station 2.0 per Android Desktop.
Sul fronte software, in linea temporale con il potenziale nuovo rilascio dell’OS Google, si potrebbe anche contare nativamente su Android 9.0 P.
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