Huawei al momento è il terzo produttore mondiale di smartphone dietro a Samsung, ma ancora prima ad Apple. I numeri delle due compagnie non sono così poi distanti tanto che ogni tanto i ruoli si invertono, ma il colosso cinese ha un problema. Qualunque sia il suo tentativo di penetrare nel mercato americano, viene vanificato, dal governo americano in primis. Il motivo è che non si fidano è per loro Huawei è un braccio destro del governo cinese.
Un possibile stop
Come sappiamo, o forse no, il tutto sembrerebbe essere precipitato quando hanno provato ad importare i Mate 10 Pro. Dopo di che, ogni volta il governo si è messo in mezzo facendo anche pressioni su qualunque partner avesse cercato una collaborazione con loro. L’ultimo colpo, forse il più pesante, è stato l’abbandono di Best Buy a qualunque loro prodotto, anche per marchiato Honor.
La compagnia però non sembrava volersi arrendere, ma in questi giorni è arrivata una notizia che potrebbe invece stare a significare il contrario. Tramite il New York Times, una fonte ha rivelato che Huawei ha licenziato parte del personale americano, cinque dipendenti per l’esattezza, e un lobbista. Quest’ultimo lavorava per loro da 8 anni, il più vecchio dipendente non cinese della compagnia. Era anche il vice presidente degli affari esteri per conto loro e la sua uscita di scena potrebbe precludere qualunque possibilità, pur minima che c’era. I lobbisti sono importanti a Washington.
Al momento Huawei e nel bel mezzo del summit sull’analisi globale. Finora si è parlato delle strategie per il mercato asiatico ed europeo, ma non si è fatta menzione. Non è chiaro se vogliono far sbollire le acque in attesa di riprova o se sia un abbandono completo. Dal canto loro, sono sempre stati dispositivi ad un confronto costruttivo col governo statunitense, ma a quest’ultimi non sembra interessargli.
Visto che noi non abbiamo di questi problemi, se foste interessati all’ammiraglia di Huawei, ecco la nostra recensione del P20 Pro.